Le lampade a led finiscono alla Corte dei Conti

Gli attivisti 5 Stelle del paese e il deputato Cosimo Petraroli hanno presentato un esposto contro la decisione dell'amministrazione di affidare direttamente a Enel Sole la sostituzione delle lampade dell'illuminazione pubblica

illuminazione pubblica

Il Movimento 5 Stelle contesta la sostituzione di 400 lampade con altrettante luci led per l’illuminazione pubblica di Magnago. I pentastellati di Magnago e Bienate insieme al deputato Cosimo Petraroli hanno presentato un ufficiale esposto alla Corte dei Conti in merito all’ammodernamento dei punti luce, approvato con la delibera 9 del Consiglio comunale del 29 aprile 2014, intitolata “Riqualificazione delle lampade di illuminazione pubblica” .

Il Comune di Magnago ha proceduto in questo modo per sostituire 400 punti luce dei 1700 insistenti sul proprio territorio comunale, con lampade led modello “Archilede” della società Enel Sole. I pentastellati sostengono che la procedura seguita, tramite negoziazione diretta, senza esperimento di procedure ad evidenza pubblica, per un controvalore di circa 300.000€, con pagamento dilazionato su 9 anni, ad un tasso di interesse del 6,05% «significhi pagare circa 70.000€ dei 300.000 crome interessi da versarsi ad Enel Sole stessa».

Il Movimento 5 Stelle contesta il fatto che la normativa in materia di contratti pubblici, non permette l’affidamento per ammodernamento e riqualificazione, secondo procedura negoziata. Ciò viene ben evidenziato dalla Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, oggi divenuta ANAC, nella delibera n. 110 del 19/12/2012. «Quindi il comune avrebbe dovuto effettuare procedure ad evidenza pubblica per l’ammodernamento degli impianti, ma per poterle effettuare avrebbe dovuto prima procedere al riscatto degli impianti stessi mediante verifica dello stato di consistenza degli impianti in modo tale da evidenziarne il valore residuo industriale. Ricordiamo che anche l’Associazione Nazionale Comuni Italiani è intervenuta in modo puntuale in materia, sottolineando come da normativa, che il valore industriale residuo di questi impianti vada calcolato tramite perizia dello stato di fatto, al netto dei contributi pubblici percepiti da EnelSole stessa».

I 5 Stelle credono che l’amministrazione comunale non abbia operato a tutela delle risorse pubbliche: «Non avendo il comune effettuato tutte le procedure e valutazioni necessarie, non ha proceduto al riscatto degli impianti, che avrebbe potuto essere anche di valore negativo, data la scarsa manutenzione e il mancato rispetto delle normative, e non ha potuto ricorrere a procedure ad evidenza pubblica. Così facendo si è trovato a dover accettare il tasso di interesse proposto dall’unico contraente con il quale potesse contrattare. Il tasso si è così attestato al 6,05%, portando ad un esborso di circa 70.000€ di interessi a carico della collettività per i prossimi anni».

Per avere risposte gli attivisti magnaghesi hanno contattato il deputato Cosimo Petraroli il quale ha cercato di comprendere le motivazioni che hanno portato il Comune di Magnago ad effettuare tale procedura di sostituzione degli impianti di illuminazione mediante email protocollata il 24 marzo 2015, con la quale ha chiesto delucidazioni in merito alla questione del riscatto dei pali dell’illuminazione pubblica e le motivazioni che hanno spinto il comune a non richiedere una perizia puntuale per una valutazione degli impianti.

Lo stesso Cosimo Petraroli e il gruppo M5S di Varese che ha contribuito alla stesura dell’esposto dichiara: «Di fronte alle risposte poco convincenti del Sindaco Carla Picco, e soprattutto dal ruolo di portavoce lombardo che ricopro, non ho potuto non ascoltare ciò che il mio datore di lavoro, i cittadini chiedono ai propri eletti e si procede, dunque, a presentare ufficiale esposto alla Corte dei Conti della Lombardia con la quale si chiede di attivarsi affinché sia verificata la sussistenza di eventuali danni erariali imputabili agli organi apicali che con il loro comportamento attivo o omissivo hanno causato un danno economico al Comune di Magnago (Mi) e alla collettività».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Luglio 2015
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