Lega Pro, si dimette il presidente Macalli

L'ormai ex presidente ha lasciato la poltrona della terza serie nazionale

mario macalli lega pro

La Lega Pro negli ultimi anni ha fatto parlare tante di sé, non sempre in termini positivi. Uno dei bersagli preferiti della critica è stato il Mario Macalli, che diverse volte si è scontrato con tifosi e società.  Qualcosa però è cambiato: nella serata di venerdì 3 luglio il presidente Macalli ha rassegnato le sue dimissioni e con lui si è dimesso anche tutto il consiglio direttivo. (foto lega-pro.com)

“Se c’è la convinzione che qualcosa non quadra è meglio farsi da parte – ha commentato a caldo all’agenzia Italpress, l’ormai ex numero uno della terza serie nazionale –. In me non c’è nessuna delusione, ho tante società che fanno parte di questo campionato, molto virtuose e amiche. Non ho problemi di numeri, i problemi nascono quando si prendono ordini a pagamento”.

Un addio che era nell’aria, dopo che Macalli era stato sfiduciato sul bilancio della 2013-2014 dalle stesse società lo scorso 30 giugno, mentre cinque giorni prima era stato squalificato per 4 mesi dal Collegio di garanzia del Coni, per una vicenda legata alla registrazione dei marchi del Pergocrema.

La motivazione fu, secondo la Procura della Federcalcio, che Macalli “stabilì chi dovesse svolgere l’attività calcistica professionistica nella città di Crema e con ciò venendo meno al suo ruolo di imparzialità quale presidente della Lega Pro e vicepresidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio e in conflitto di interessi per l’acquisizione di marchi relativi e denominazioni di società sportive, rimanendo a tutt’oggi titolare di tre dei quattro marchi registrati a suo nome”.

Con l’addio di Macalli, il Consiglio Federale della Federcalcio dovrà nominare un commissario che sarà a capo della Lega Pro fino alle prossime elezioni. Lo stesso Macalli ha peraltro confermato l’intenzione di non volersi più ricandidare per la prima poltrona della terza serie.

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Pubblicato il 04 Luglio 2015
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