Rifiuti da fuori Regione? “Ora su Accam il sindaco chieda chiarezza”

Dopo la notizia della riclassificazione dell'inceneritore di Borsano come R1, approvata dal cda, anche a Samarate si chiede al sindaco di farsi sentire come rappresentante di Comune socio

Dentro al Termovalorizzatore Accam  (inserita in galleria)

L’inceneritore Accam rischia di “attrarre” rifiuti da fuori territorio e fuori Regione: un cambiamento non dapoco, attuato da Cda e – secondo molte voci – contrario alla politica di superamento dell’inceneritore chiesta dalla maggioranza dei Comuni soci. «Il sindaco deve chiedere chiarezza su questa vicenda» dice oggi da Samarate Eliseo Sanfelice, ex consigliere comunale che nel  2014 aveva chiesto e ottenuto un pronunciamento chiaro sul tema. Nei giorni scorsi una posizione (contraria) molto netta era arrivata dal Comune di Gallarate, opposta a quella invece espressa dal sindaco di Busto Farioli.

«Rimango stupito del fatto che non se ne sia parlato in consiglio comunale martedì sera, eppure lo scorso anno la Lega si era espressa contro in modo chiaro» dice Sanfelice. Allora consigliere comunale indipendente (eletto con l’IdV) aveva presentato una mozione per chiedere che Samarate si opponesse alle nuove norme dello Sblocca Italia sulla “valorizzazione” degli impianti esistenti (le norme governative in sostanza imponevano l’uso degli inceneritori al pieno della capacità di termodistruzione). La mozione era stata approvata a larga maggioranza, anche con il voto di una parte del centrodestra.

«Concordo con Cinzia Colombo di Gallarate che il cda ha proceduto in senso opposto agli indirizzi ricevuti» commenta oggi Sanfelice. «Invito il sindaco a portare avanti la volontà espressa in consiglio comunale attraverso la mozione approvata, c’era stato un bellissimo intervento di Verga sulla necessità di opporsi a quel provvedimento». Samarate ha una quota molto ridotta nel consorzio Accam e non esprime un “suo” consigliere di amministrazione di fiducia, anche per questo Sanfelice chiede che Tarantino si faccia carico di chiarire come è maturata la riclassificazione dell’inceneritore di Borsano come impianto R1: «Il sindaco può rimediare alla sua assenza al voto decisivo sul revamping, chiedendo chiarezza per conto dei soci su questa vicenda». Samarate era infatti uno dei pochi Comuni soci che, all’assemblea dei soci decisiva per votare il superamento del revamping, non partecipò.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 29 Luglio 2015
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