Roar, si muove la politica per salvare i posti di lavoro

Dal sindaco Centinaio ai consiglieri regionali Toia, Ciocca e Cecchetti c'è fermento attorno alla vertenza per la chiusura dello storico concessionario Wolkswagen

concessionario roar legnano

La vicenda della crisi della concessionaria Roar di Legnano sta scuotendo e muovendo la politica sia a livello locale che regionale. Mentre il sindaco di Legnano Alberto Centinaio ha incontrato stamane una delegazione di lavoratori della ROAR Spa accompagnati da Milena Padovani, segretaria della Filcmas Ticino-Olona, anche in consiglio regionale si stanno muovendo i consiglieri Carolina Toia, il presidente della Commissione Attività Produttive Angelo Ciocca che ha incontrato anch’egli una delegazione di lavoratori e il il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti.

Tutti promettono di attivarsi per salvare i posti di lavoro a rischio che sono una cinquantina e sono suddivisi tra la sede di Legnano e quelle di Parabiago e Saronno. L’azienda, che esiste da olte 70 anni, è concessionaria del marchio Wolkswagen e di proprietà del gruppo TT Holding che di recente ha ceduto 25 concessionarie al gruppo Autotorino. La Roar, però, è rimasta fuori da questo accordo ma non sono chiari i motivi della minaccia di chiusura o, comunque, di forte ridimensionamento.

I lavoratori – infatti – hanno illustrato nelle diverse sedi istituzionali i vari passaggi che nell’arco di pochi mesi hanno reso assai incerto il futuro di un’azienda di grandi potenzialità e che ha chiuso il 2014 con un fatturato più che significativo. Il 23 luglio è previsto un incontro tra i sindacati e la società di proprietà dei fratelli bustocchi Malvestiti per discutere quale sarà il destino di questi posti di lavoro e di una realtà storica del settore automobilistico locale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Luglio 2015
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