Salvataggio Pro Patria, incertezze e paure

Se non si perfezionerà l’accordo tra Pietro Vavassori e Patrizia Testa la Pro Patria rischia di non iscriversi al prossimo campionato di serie D con la concreta possibilità di sparire anche dalle soglie del calcio professionistico. Il rischio che tutto salti è sempre dietro l’angolo e quella svolta si fa sempre più vicina.

Venerdì 10 luglio, infatti, è l’ultimo giorno utile per iscrivere la squadra al campionato e oltre quella data c’è solo il vuoto. La trattativa, messa in piedi dal sempre volenteroso Alberto Armiraglio, sembrava essere avviata sui binari giusti dopo il primo incontro di una settimana fa poi è successo qualcosa. Non si sa bene cosa ma il tutto si è raffreddato, Vavassori non si è convinto, alcuni componenti hanno iniziato a fare dietrofront.

Due sono le possibilità rimaste sul tavolo: un accordo che definisca l’immediata cessione delle quote e una iscrizione a tempo di record, un pre-accordo vincolante che permetta a Vavassori di iscrivere la squadra al campionato e definire con più calma la cessione della società. La terza è quella che nessuno (forse nemmeno Vavassori stesso che la vedrebbe come una macchia sulla sua fedina sportiva) vuole pronunciare: il fallimento e la ripartenza dall’eccellenza con una nuova società.