Tra Sacro e Sacro Monte: in tanti per Piera Degli Esposti. Giovedì c’è Lucilla Giagnoni

Grande successo per la prima data della rassegna teatrale. Giovedì l'appuntamento è con Lucilla Giagnoni

Piera degli esposti sacro monte

Un inizio sorprendente ieri sera per la stagione teatrale “Tra Sacro e Sacro Monte” diretta dal registra Andrea Chiodi e realizzata grazie alla Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte.

Sebbene lo spettacolo iniziasse alle 21, alle 19 già i primi spettatori avevano preso posto per assicurarsi la visione dello spettacolo. Quando Mons. Villa e Andrea Chiodi sono saliti sulla terrazza per dare il benvenuto e aprire ufficialmente la manifestazione, le gradinate erano ormai gremite e il pubblico continuava ad affluire arrampicandosi letteralmente ovunque fosse possibile. Un grande successo di pubblico quindi per il primo appuntamento che ha avuto una protagonista d’eccezione, che non ha deluso le aspettative: Piera Degli Esposti.

Dal suo ingresso sulla terrazza del Mosè un silenzio pieno di attesa e di stupore è calato tra i presenti. Nessuna scenografia o musica, solo l’attrice illuminata sulla scena e la sua voce profonda e mutevole a seconda dei personaggi.
Prima della lettura dei versi scelti nelle tre cantiche, un’introduzione personale e unica, in cui l’attrice ha raccontato innanzitutto di sé e di ciò che la colpisce in Dante e nei personaggi scelti. “Siamo fortunati perché in questo luogo siamo più vicini al cielo e per questo non c’è posto migliore per il teatro sacro e per leggere Dante”.

Giunti alla spiegazione dell’ultima cantica, la più difficile per forma e contenuti, secondo l’attrice, uno scroscio di pioggia ha interrotto la lettura dei versi.
Sebbene la Degli Esposti abbia inizialmente continuato sotto la pioggia, ha dovuto poi desistere e rientrare in camerino. Terminato lo scroscio, parte del pubblico era ormai andata via, ma in molti sono tornati e l’attrice ha letto in modo davvero commovente l’inno alla vergine in piedi in mezzo alla folla sulla terrazza, senza microfono e senza orpelli. Una lettura chiara ed espressiva come solo una grande interprete avrebbe potuto fare. Una serata che si è conclusa in modo inaspettato, ma che ha sicuramente lasciato gli spettatori stupiti, commossi e grati.
Alcune immagini della serata sono disponibili nell’area stampa del sito www.trasacroesacromonte. La stagione prosegue con un secondo appuntamento domani, giovedì 9 luglio, sempre alle ore 21.00 sulla terrazza del Mosé con un’altra grande attrice italiana Lucilla Giagnoni. Un monologo e ancora una volta una voce femminile per il Sommo Poeta toscano.

La Giagnoni porterà sulla scena lo spettacolo “Vergine madre”. Sei personaggi, sei episodi simbolo dell’uomo, delle sue passioni, del suo peccato, ma anche del suo viaggio alla ricerca della salvezza e della verità in un cammino di misericordia e speranza. I testi sono di Lucilla Giagnoni in collaborazione con Marta Pastorino; musiche originali di Paolo Pizzimenti; scene e luci di Lucio Diana e Massimo Violato. Si tratta di una produzione Fondazione TPE. Lo spettacolo ha inoltre ricevuto il Premio Persefone alla drammaturgia nel 2007. Lo spettacolo è realizzato grazie alla sponsorizzazione di Lisa.

É possibile per questo, come per tutti gli spettacoli, usufruire del servizio di navetta gratuito in collaborazione con l’Agenzia Morandi Tour. Le navette partono alle ore 20.00 da Piazza Monte Grappa in centro a Varese ed effettuano una fermata intermedia al Piazzale dello stadio F. Ossola alle ore 20.05 con rientro negli stessi punti al termine dello spettacolo. La prenotazione è obbligatoria tramite il sito della stagione o presso l’Agenzia Morandi Tour.

Nei giorni degli spettacoli è inoltre possibile visitare il Museo Baroffio al Sacro Monte. Per i dettagli sulla visita e sulla prenotazione: http://www.trasacroesacromonte.it/6.php.

Per eventuali ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet www.trasacroesacromonte.it o scrivere all’indirizzo info@trasacroesacromonte.it.

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Pubblicato il 08 Luglio 2015
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  1. Avatar
    Scritto da Sara Poretti

    Anche quest’anno programmo le mie vacanze in base alla stagione ‘Tra Sacro e Sacro Monte’.

    Decido di stare in città per tutto il mese di Luglio felice di godere del nostro Sacro Monte: un luogo meraviglioso e caro a me, come ad ogni varesino, per apprezzare l’intelligente selezione e le lucide proposte sul teatro italiano che ogni anno il direttore artistico Andrea Chiodi propone alla città di Varese.

    Il rito é sempre quello: si sale verso la frescura che da Sant’Ambrogio inizia a farsi sentire, si arriva chi in pullman, chi, come me, sempre all’ultimo cercando un parcheggio il più possibile lecito, ci si inoltra nella folla alla ricerca di un posto a sedere, si salutano amici e abitué che con gli anni si é imparato a conoscere e si attende in religioso silenzio l’inizio dello spettacolo con negli occhi uno squarcio meraviglioso di Lombardia al tramonto, certi che qualcosa sta per accadere.

    E ieri, prima serata della stagione, é riaccaduto con Piera degli Esposti che ha incontrato Dante e lo ha fatto incontrare a noi.

    ‘Tra Sacro e Sacro Monte’, che seguo fedelmente fin dal primo anno, resta l’appuntamento teatrale più interessante della città di Varese alla quale mancando un teatro stabile e una stagione accattivante, recupera durante l’estate. Attrae non solo persone che abitano a Varese e in provincia ma anche milanesi che ormai conoscono l’appuntamento e immancabilmente si spostano dalla canicola meneghina e raggiungono in poco più di un’ora la terrazza del Mosé.

    La riduzione del calendario di quest’anno che conta 4 serate e un incontro a difererenza delle 8 serate e 2 incontri della stagione 2014 e delle 8 serate della stagione 2013 mi preoccupa sia personalmente ma anche come occasione che Varese potrebbe perdere se rinunciasse troppo facilmente ad un appuntamento come questo.

    Il mio appello va a sostegno degli organizzatori ma anche a chi é implicato direttamente nelle decisioni finali perché, per quanto il valore delle proposte di quest’anno resta altissimo, (gli attori sono tra i più straordinari del panorama italiano, la scelta del tema unitario come anche la messa a punto di spettacoli ad oc per Varese come ieri sera quello di Piera degli Esposti o anche l’esperimento di Franco Branciaroli: “Dall’Inferno al Purgatorio”) non posso essere d’accordo su quello che ho sentito ieri sera durante l’introduzione alla serata che “anche se quest’anno gli eventi sono meno la sostanza e’ la stessa”.

    L’aspettativa della platea è quella che resti un appuntamento irrinunciabile e che conservi le stesse caratteristiche che hanno iniziato ad educare un pubblico attento, fedele e libero che ascolta, guarda, si commuove, ride, risponde, prega, parla, recita assieme agli attori ed è testimone del riaccadere di quell’Indicibile che la solo la vera arte permette.

    E’ questa freschezza e questo gusto che non vanno perduti nella forma originale e nuova della stagione che va sempre più valorizzata e sostenuta.

    Sara Poretti

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