Migranti: tutto quello che c’è da sapere

Il presidente della Croce Rossa Mario Grassi risponde a domande e dubbi relativi alla questione "migranti" a Tradate

Campo Profughi a Venegono Inferiore

Nel corso della conferenza stampa di questa mattina, il presidente provinciale della Croce Rossa Mario Grassi ha risposto a molte domande e dubbi relativi alla questione “migranti” a Tradate. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

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Nel campo profughi di Venegono 4 di 21

QUANTI SONO – I richiedenti asilo che saranno ospitati a Tradate sono 65, più 5 che la Prefettura ha temporaneamente aggregato al gruppo ora a Venegono Inferiore in attesa che venga sistemata la sede dove saranno trasferiti.

CHI SONO E DA DOVE VENGONO – Sono tutti ragazzi dai 18 ai 25 anni (tranne due uomini, rispettivamente di 35 e 37 anni). Arrivano da sette paesi: Costa d’Avorio, Mali, Gambia, Nigeria, Guinea, Senegal e Bangladesh.

PERCHE’ SONO IN ITALIA – Il nostro è solo il primo paese che incontrano, non quello di destinazione – ha spiegato il presidente della Croce Rossa provinciale – In realtà quasi tutti sono diretti nel nord Europa.

Quando arrivano e chiedono asilo, la loro pratica viene esaminata da una Commissione che valuta la documentazione in loro possesso e decide se hanno diritto allo status di rifugiato oppure no.

Se la documentazione non è sufficiente la richiesta viene respinta e il richiedente asilo ha 30 giorni per fare ricorso e presentare ulteriore documentazione.

Se non hanno diritto allo status di rifugiato, viene emesso un decreto di rimpatrio nel loro paese. Se ne hanno diritto, una volta ottenuto lo status di rifugiato, possono proseguire per la loro destinazione finale.

Secondo l’esperienza maturata da Grassi, il tempo medio di attesa per il perfezionamento della pratica è di 12 mesi.

QUANTO COSTANO, E CHI PAGAI profughi sono in carico alla Croce Rossa, che riceve dalla Prefettura 32 euro a persona per ogni giorno di permanenza nel centro di accoglienza. Questi soldi servono a coprire le spese per il vestiario, il cibo, le spese di gestione (elettricità, riscaldamento, personale retribuito, come medici, sorveglianza, mediatori culturali). Ai richiedenti asilo viene consegnata solo una piccola cifra per le spese personali.

La Croce Rossa anticipa i soldi, che le vengono poi rimborsati con fondi messi a disposizione dalla Comunità europea.

Il progetto di accoglienza è dunque a costo zero per il Comune di Tradate e i cittadini.

 

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Agosto 2015
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