Al lavoro per pulire il paese: oggi tocca al sindaco, ma l’appello è a tutti

Il sindaco Cavallin: «la scarsa manutenzione di questi mesi è stata conseguenza non di trascuratezza, ma di gravissime ristrettezze di bilancio». L'iniziativa continua per tutti i sabati del mese

Puliamo Induno Olona

Mattinata di lavoro straordinario sabato 5 settembre per ripulire il paese dalle erbacce e sistemare alcune delle aiuole di Induno Olona. Al lavoro il sindaco Marco Cavallin, i componenti della Giunta, la Protezione Civile guidata da Jacopo Faccio, gli uomini dell’Ufficio Tecnico comunale e alcuni rappresentanti delle associazioni del paese.
Tra le zone individuate per questo primo intervento, l’area intorno alle scuole Passerini, Ferrarin e Don Milani, la zona di San Cassano e quella della Pezza.

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Si tratta di un’iniziativa straordinaria presa dal sindaco per comunicare, con estrema chiarezza ai cittadini, che la «scarsa manutenzione di questi mesi è stata conseguenza non certo di trascuratezza ma di gravissime ristrettezze di bilancio, evidenziatesi nel corso del 2015 e che hanno portato gli amministratori a compiere alcune scelte, anche dolorose, in base a priorità d’azione».
L’iniziativa di sabato vuol essere una risposta concreta a quanti hanno esposto le proprie osservazioni in comune sulla manutenzione del verde comunale, ma anche una vera e propria “chiamata alla ramazza” per quei cittadini che -volontariamente – nelle prossime settimane vorranno dare una mano nella campagna di sistemazione del verde.

«Oggi scendiamo in pista direttamente noi, per dare un doveroso buon esempio – spiega il sindaco – ma nelle prossime settimane ci piacerebbe che accanto ai membri della Protezione civile e ai rappresentanti delle associazioni indunesi ci siano anche quei cittadini che possono e vogliono regalare un poco del loro tempo per il decoro del paese. La manutenzione del verde è un obbligo per quanto riguarda i confini delle proprie pertinenze sulle strade pubbliche, ma mantenere pulito e ordinato il paese è certamente anche un’azione nobile e gratificante, anche piacevole se si è in tanti a farla”.

«Quest’anno – puntualizza il primo cittadino indunese – il comune ha dovuto fare economie di sangue e ho dovuto decidere di risparmiare, tra l’altro, anche su questo genere di manutenzioni; dal 2016 chiederemo a ciascuna associazione che opera in paese di adottare uno spazio verde, curandolo e manutenendolo; alcuni esempi virtuosi di gruppi di nonni che tengono corta l’erba dei parchetti gioco già ci sono in paese, ma ne servirebbero di più; oggi io chiedo formalmente ai miei concittadini di dare una mano per tenere più curata Induno, perché – almeno ancora per i prossimi mesi – non ci saranno grandi risorse da investire nel taglio di prati e verde pubblico».

Per tutti i sabati del mese di settembre l’Amministrazione, in collaborazione con la Protezione Civile, organizzerà quindi “PuliamoInduno”, dei veri e propri “blitz” nei luoghi del paese più bisognosi di una rigovernata, puntualmente identificati e calendarizzati, e chiede la collaborazione del cittadini per essere più numerosi ed efficaci.
Per i cittadini che volessero segnalarsi come volontari e mettersi a disposizione per le prossime mattinate di lavoro, il numero della segreteria del comune è 0332.273202, che potrà dare maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione all’albo comunale dei volontari, albo che dà diritto, ovviamente in modo del tutto gratuito, anche alla copertura assicurativa durante il servizio. Il prossimo appuntamento è per sabato 12 settembre.

«Ringrazio la Protezione Civile che per Induno fa cose molto preziose, anche se magari si vedono poco – conclude il sindaco Cavallin – penso soprattutto al controllo del rischio idrogeologico, ad esempio con la pulizia dei boschi e delle vasche sotto il Monarco; alla Protezione Civile non spetta certo la cura delle aiuole, come sostiene qualcuno sulla scorta di esperienze passate, ma i ragazzi, in questo momento difficile, mi hanno offerto spontaneamente la loro collaborazione anche su questo fronte e io li ringrazio molto, così come sono convinto dovrebbe ringraziarli tutta la popolazione, per quello che fanno lontano dai riflettori e anche dagli occhi di chi è pronto solo a criticare».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2015
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