Caso Belen, l’Asl fa chiarezza

Incontro questa mattina tra i familiari della bambina affetta da una malattia rara e i vertici dell'Asl di Busto per chiarire le richieste relative al rimborso dell'intervento in Germania. Da Varese assicurano: "Rimborso tra il 90 e il 99% delle spese"

Belen Cumbajin, busto arsizio

Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell’Asl di Varese in merito al rimborso delle spese mediche sostenute dalla famiglia della piccola Belen Cumbajin, affetta da una rara malformazione al volto che non le permette di respirare e nutrirsi naturalmente, operata per la prima volta nell’ospedale di Eberswalde dal chirurgo americano Milton Warner quest’estate.

La piccola dovrà sottoporsi ad un altro intervento a dicembre. In merito alla vicenda dei rimborsi la famiglia, l’Aias, l’avvocato Milena Ruffini e il consigliere comunale Cirigliano avevano indetto una conferenza stampa nella giornata di giovedì in cui hanno espresso dubbi sulle modalità di rimborso comunicate dall’Asl. Questa mattina, venerdì, Bianca Zocchi e Livio Pinciroli dell’Asl di Busto Arsizio hanno incontrato la famiglia di Belen e hanno fornito le risposte attese. Di seguito la risposta dell’Asl di Varese.

In riferimento alla vicenda di Belen Cumbajin, corre l’obbligo di precisare che l’Avvocato Milena Ruffini ha già chiesto chiarimenti sui rimborsi effettuati dal Sistema Sanitario Regionale. Si precisa inoltre che il 19.03.15 la mamma ha presentato domanda per le cura, presso l’ospedale in Germania per il periodo 09.08.15 – 08.09.15. A seguito di ciò è stata richiesta autorizzazione al rilascio di Modello S2, al Centro Regionale di Riferimento, Centro che in data 01.04.15 ha dato l’autorizzazione al rilascio del predetto Modello consegnato il 09.04.15 alla madre di Belen.

La responsabile del Distretto ha informato la famiglia della possibilità di ottenere un acconto per le eventuali spese che avrebbero dovuto sostenere direttamente, documentando la spesa. La famiglia non ha attivato la procedura per formalizzare la richiesta.
Per quanto riguarda le spese di viaggio e dell’intervento chirurgico e gli eventuali ticket, visto che la famiglia non era in grado di quantificare la spesa, in base alla tabella allegata alla deliberazione n. 20153 del 23/12/2004 si è ipotizzato indicativamente un rimborso nella misura del 90% fino a un massimo del 99%.

In calce alla lettera inviata all’Avvocato Ruffini, che a noi risulta ricevuta dalla stessa in data 10 agosto 2015, sono riportate le modalità per richiedere ulteriori chiarimenti – via posta elettronica; PEC; Telefono n. 2 uffici -, se vi fossero dubbi relativi all’elenco dettagliato già prodotto.

Il Distretto di Busto Arsizio, in piena trasparenza e spirito comunicativo, continua ad attendere la documentazione necessaria per avviare le procedure previste per il rimborso delle spese già sostenute. Detta documentazione potrà essere consegnata dai genitori anche in occasione del ritiro degli ausili che periodicamente vengono forniti dal distretto e ritirati dai Cumbajin nella struttura stessa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Settembre 2015
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