Flowers for you: la Galleria Buchmann celebra quarant’anni di esposizioni

Fiori d’artista per Elena Buchmann, fondatrice di una delle più importanti gallerie d'arte ticinesi

Arte - Mostre

La scorsa domenica 30 agosto è stata inaugurata ad Agra (Ch), a 10 minuti d’auto dall’aeroporto di Lugano, l’esposizione “Flowers for you” che una delle più importanti gallerie d’arte ticinesi ha voluto per celebrare i quaranta anni di attività della propria fondatrice, Elena Buchmann. Undici artisti da tutto il mondo, alcuni davvero di primo piano nel panorama internazionale, hanno voluto dunque cimentarsi sul tema dei fiori, con risultati interessanti.

Buchmann si trova tra i boschi di Agra, una frazione del comune di Collina d’Oro il cui nome è già un programma per chi conosce questa zona di confine con l’Italia. La galleria è aperta solo su appuntamento ed espone sia in giardino che in spazi coperti, cosa questa che rende la visita interessante perchè non è immediata la percezione di ciò che è esposto e ciò che è più propriamente permanente. Ci sono curiosamente bandiere che di primo acchito sembrano semplici vessilli, e che sono invece opere esposte; così come sono presenti statue in bronzo che fanno parte della collezione permanente. Per capire, qui ad Agra bisogna cercare, indagare. L’arte contemporanea è anche questo.

Tra gli artisti che hanno osato di più, anche se la loro espressione è forse tra le meno immediate e fruibili, ci sono la francese Véronique Arnold (1973) ed il locarnese Felice Varini (1952).

La prima ha realizzato una profumatissima installazione all’aperto di garofani rosa di carta, talmente precisi e aromatici da far scommettere sul fatto che siano veri.

Il secondo, originalissimo, ha ricoperto l’interno di una serra per piante con una sottile lamina d’oro.

Wilhelm Mundt (1959) è tra i più interessanti: artista tedesco che vive e lavora soprattutto in Germania, dove insegna dal 2009 presso l’Università di Belle Arti di Dresda. Ad Agra presenta le sue “Trashstone”, che però per i loro colori vivaci hanno anche un  valore ecologico e possono essere considerati dei ‘fiori artificiali’. Si tratta in definitiva degli scarti di lavorazione del suo studio, i quali vengono avvolti in un guscio di resina poliuretanica e poi dipinti e laccati. Sono adatti al giardino perché perfettamente rigidi ed impermeabili.

Marco D’anna (1964) è invece un fotografo fine art svizzero, che vive e lavora a Lugano dopo essere stato allievo, tra gli altri, di Gabriele Basilico ed aver esposto per la prima volta a Varese nel 1988. Nel 2015 ha appena finito di esporre in personale all’Hôtel de Ville di Parigi e per questa mostra ha portato alcuni lavori tra i quali si distinguono i tre bei scatti di “Calla nera”, un fiore ritratto a Lugano e stampato in bianco e nero su carta cotone.

Più di tutti si evidenzia poi, sia per l’originalità che per la fruibilità del suo lavoro, il grande artista italiano Alberto Garutti,  che ha insegnato pittura a Brera fino al 2013 e che ora insegna allo IUAV di Venezia. Garutti, che continua a vivere e lavorare a Milano, ha già esposto in personale da Buchmann nel 2014 e questa volta ha portato tre ottimi lavori della serie “Che cosa succede nelle stanze quando gli uomini se ne vanno?”; lavoro questo omonimo a quello che nel 2006 diede vita alla sua esposizione personale presso il Museo di Palazzo Poggi a Bologna. “Idria”, “Giara”e “Tulipaniera” sono vasi lavorati con grande precisione e simmetria; essi hanno però anche un segreto che non si rivela alla prima osservazione: sono dipinti con una vernice fluorescente la quale promette di manifestare la propria magia solo di sera, quando nelle stanze che espongono i vasi fioriti si spegne la luce.

Buchmann Galerie
Via Gamee
6927 – Agra (Ch)
Il sito
Aperto solo su appuntamento, fino a fine dicembre, al +41 91 980 08 30

di
Pubblicato il 04 Settembre 2015
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