Hupac, ancora dati negativi per il trasporto intermodale

Scioperi, cantieri, incidenti hanno pesato sul dato complessivo delle merci trasportate su rotaia. Cresce solo il traffico dai paesi dell'est e sud Europa

hupac treni trasporti busto arsizio gallarate 25 maggio 2011

Hupac ha chiuso il primo semestre 2015 con una flessione del traffico dell’1,3%. Nel complesso, l’operatore svizzero del trasporto combinato ha trasportato 335.295 spedizioni stradali nel trasporto combinato non accompagnato. L’andamento negativo è stato determinato da numerose giornate di sciopero in Germania, Francia, Belgio e Italia, nonché da interruzioni del traffico dovute a cantieri e incidenti.

Nel segmento del traffico transalpino attraverso la Svizzera, Hupac ha ceduto il 2,7% del volume di traffico rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel trasporto attraverso l’Austria è stato necessario sospendere una relazione, e questo ha determinato una flessione del traffico del 20,1%. Nel trasporto non transalpino, Hupac ha realizzato un nuovo aumento del 5,4%, rafforzando così la propria posizione sui mercati emergenti nell’est, sud-est e sud-ovest dell’Europa. Anche i trasporti intraeuropei, come il nuovo collegamento tra Colonia e Malmö, hanno contribuito a questo risultato positivo.

Per l’anno in corso, Hupac prevede il protrarsi dell’andamento moderato. Tra i fattori d’incertezza figura il calo del prezzo del diesel, che favorisce il trasporto merci su strada. La persistente robustezza del franco rispetto all’euro gioca a sfavore degli operatori svizzeri nel traffico merci su rotaia.

A destare preoccupazione è anche l’insufficiente qualità operativa nella rete ferroviaria, che nell’anno in corso ha toccato un livello minimo a causa di diversi fattori. “Se il sistema ferroviario non inverte la tendenza, ci si sgancia dal mercato”, avverte il direttore Bernhard Kunz. Sebbene Hupac riesca, almeno in parte, a compensare i ritardi con misure organizzative, l’obiettivo di puntualità della logistica del 95% richiede misure strutturali quali la parità di trattamento del trasporto merci rispetto al trasporto passeggeri e l’introduzione di un regime di rimborsi in grado di esercitare un tangibile effetto di incentivazione.

“Se i treni viaggiano puntuali, aumenta la produttività delle risorse impiegate come personale, locomotive, carri ferroviari e terminal”, spiega Kunz. “Treni puntuali sono la base per clienti soddisfatti. E risparmiano denaro con conseguenti benefici per l’intero sistema ferroviario.”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Settembre 2015
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