Le maestre d’asilo incrociano le braccia: “Vogliamo essere ascoltate”

Sotto la pioggia, le educatrici dei nidi comunali hanno sfilato fino a Palazzo Estense perché chiedono di trattare sulle condizioni di lavoro. Il Comune replica: il tavolo è aperto e venerdì è fissato l'incontro

Hanno sfidato la pioggia e il vento freddo per portare la propria protesta sotto gli uffici di Palazzo Estense. Le sigle sindacali ( RSU Comune, Al Cobas Cub, Cigil, Cisl e Uil) hanno guidato le maestre degli asili nido comunali che rivendicano migliori condizioni di lavoro: dalla corretta applicazione del Contratto nazionale (42 settimane lavorative contro le attuali 47) alla revisione e redistribuzione del pacchetto “monte ore” per la formazione , gli incontri con le famiglie o la progettazione, il rispetto della fascia oraria lavorativa, la verifica delle modalità di assegnazione del vestiario. Sciopero delle maestre dei nidi di Varese

Il timore principale è la tendenza a esternalizzare i servizi legati all’infanzia: il Comune ha 5 nidi che impiegano 45 maestre e i precedenti del nido di Calcinate del Pesce piuttosto che della Ludoteca hanno fatto rizzare le antenne.

La trattativa, arenatasi lo scorso luglio davanti al Prefetto, è però ripresa la settimana scorsa registrando un cambiamento di rotta da parte dell’amministrazione che si è detta disponibile a riaprire il dialogo su tutti i punti della contesta. La riunione è stata così aggiornata al prossimo venerdì. Da qui lo stupore dell’assessore Simone Longhini, con delega al personale, davanti all’accusa di chiusura e mancato ascolto da parte dei dimostranti: la trattativa è aperta e in corso.

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Pubblicato il 23 Settembre 2015
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