Profughi, la Diocesi sceglie le ex scuole Bonomelli per accogliere 30 persone

La decisione di mettere a disposizione nuovi posti è arrivata nei primi giorni di settembre. La struttura richiede però lavori di sistemazione prima di poter essere utilizzata

profughi gallarate

C’è anche una struttura di Gallarate fra quelle individuate dalla Diocesi di Milano per accogliere i profughi. Si tratta dell’Opera Bonomelli che dovrebbe accogliere 30 delle 130 persone che la Diocesi ha deciso di ospitare. La decisione è arrivata nei primi giorni di settembre. «Invito le parrocchie della Diocesi – ha detto il cardinale Angelo Scola – a verificare la possibilità di mettere a disposizione temporaneamente spazi. Caritas Ambrosiana si farà carico di tutte le responsabilità e della gestione concreta di questa accoglienza, sgravando le parrocchie».

(Nella foto il gruppo di profughi che con Exodus aveva sistemato Villa Calderara. Sono già in corso altre collaborazioni fra il Comune e i migranti per lavori in città)

La Diocesi di Milano ospita già diverse centinaia di profughi in strutture gestite dalle cooperative di Caritas Ambrosiana in convenzione con le Prefetture. Ora ha individuato altre sei destinazioni: quattro nel Milanese, una a Monza Brianza e quella di Gallarate. Qui dovrebbero essere assegnate 30 persone, ma i tempi sono ancora incerti perché la struttura richiede sicuramente dei lavori di sistemazione prima di poter essere messa a disposizione. La Curia ha intenzione di utilizzare solo una parte dell’Opera Bonomelli – una ex scuola – per l’accoglienza, come confermato anche dal parroco della Comunità Pastorale San Cristoforo, monsignor Ivano Valagussa. La Caritas ha già effettuato un sopralluogo.

Se il gruppo di 30 migranti dovesse effettivamente arrivare, il numero di persone ospitate dovrebbe raggiungere quota cento, come già nei mesi scorsi. «Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali su nuovi arrivi» spiega l’assessore ai Servizi Sociali Margherita Silvestrini che segue per conto del Comune questo come altri progetti di accoglienza in strutture private. «Gallarate ha sempre dimostrato di voler fare la sua parte con attenzione sia a persone che scappano da situazione di guerra sia ai cittadini che devono essere ascoltati nelle loro perplessità».

I nuovi progetti di accoglienza diffusa della Diocesi di Milano si aggiungono a quelli già in corso. Al momento sono 28 i centri di accoglienza in tutta la Diocesi, gestiti dalle cooperative di Caritas Ambrosiana in convenzione con le Prefetture, per un numero complessivo di 456 posti. Inoltre sempre le cooperative di Caritas Ambrosiana operano in collaborazione con i Comuni e il Ministero dell’Interno, nel cosiddetto sistema Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). All’interno di questo sistema sono 18 le strutture per un numero complessivo di 325 posti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2015
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