Trasporto di materiali inerti fra Italia e Svizzera, accordo operativo

I controlli dovranno verificare tutti i passaggi della filiera, dall’ingresso in Italia alla destinazione presso gli impianti di trattamento e riutilizzo

pirellone lombardia consiglio regionale

Diventa operativo l’accordo siglato lo scorso marzo  fra Lombardia e Canton Ticino sul trasporto transfrontaliero di materiali inerti.  Le Commissioni  Ambiente e Rapporti con la Confederazione Elvetica, riunite oggi in seduta congiunta, hanno ratificato tale intesa e approvato una Risoluzione che impegna la Giunta regionale ad avviare la costituzione del Gruppo di Concertazione con le autorità elvetiche, garantendo la presenza dei rappresentanti delle Province di Como e Varese e dei Comuni interessati. La risoluzione impegna anche a subordinare gli adempimenti previsti dall’intesa alla predisposizione di un sistema di controlli puntuali sul traffico dei materiali.

I controlli dovranno verificare tutti i passaggi della filiera, dall’ingresso in Italia alla destinazione presso gli impianti di trattamento e riutilizzo, in modo da rendere attuabili le procedure di respingimento dei carichi non conformi. «È prevista anche una tracciatura satellitare dei mezzi, con la possibilità di monitorare gli spostamenti in tempo reale – ha spiegato il Presidente della Commissione Ambiente Luca Marsico (Forza Italia) -. L’attività di controllo può essere finanziata da Regione Lombardia senza particolari problemi, visto che al proposito esiste una disponibilità di bilancio».

«La Risoluzione risponde efficacemente alle perplessità espresse nel corso delle audizioni dagli Enti Locali, che temevano uno sbilanciamento dell’intesa a favore del Canton Ticino» ha affermato Francesca Brianza (Lega Nord), Presidente della Commissione Speciale Rapporti con la Confederazione Elvetica.

Sulla ratifica dell’intesa si è astenuto il PD, mentre il Movimento 5 Stelle ha confermato la sua contrarietà. Sia PD che M5S si sono invece astenuti sulla Risoluzione. Il consigliere Marcello Fiasconaro (M5S) ha affermato: «Pur essendo derivata dall’intesa, la Risoluzione prende atto della situazione e prevede controlli e monitoraggio». Luca Gaffuri (PD) ha spiegato che rimangono non chiarite alcune questioni, quali l’apertura di ulteriori valichi e i contributi per l’usura delle strade in territorio italiano.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Settembre 2015
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