Cattaneo: “San Francesco con la sua vita povera indicò la strada della fratellanza”

Il presidente del consiglio regionale della Lombardia ha portato ad Assisi un saluto alle celebrazioni francescane del Patrono d’Italia

Consiglio regionale

«Siamo qui “dove nacque al mondo un sole”, come scrisse Dante nel Paradiso, e lo facciamo attraverso i tanti rappresentanti dei Comuni e delle Autonomie locali che sono presenti e che saranno sempre una grande ricchezza. San Francesco è il Santo più politico che ci sia, non si è mai sottratto alla ricerca di interlocuzione con la dimensione civile e politica, un sole che in otto secoli ha continuato a rischiarare le coscienze». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo che  ha portato il saluto istituzionale del parlamento lombardo in occasione della cerimonia di accoglienza e apertura delle celebrazioni francescane tenutasi nel palazzo municipale di Assisi.

«Quest’anno saranno i comuni lombardi ad offrire l’olio che alimenterà la lampadari a votiva del Santo Patrono – ha ricordato il presidente del consiglio regionale lombardo  – nel segno di quei valori di accoglienza e laboriosità caratteristici della mia regione. San Francesco indicò con la sua vita povera e pellegrina la strada della fratellanza per gli uomini di ogni tempo. Abbiamo ancora bisogno del suo esempio nella consapevolezza che ci aspettano grandi sfide. Quella dell’accoglienza davanti alle nuove povertà e alle famiglie nel disagio, innanzitutto, sapendo che in Lombardia sono 240mila le famiglie sotto la soglia di povertà. Ma anche quella difficilissima della pace: Francesco chiamava ogni uomo fratello e sorella, anche il lupo, e spesso proprio coloro che ci vengono additati come lupi sono invece solo uomini che hanno bisogno del nostro abbraccio. Chiediamo pertanto a San Francesco di illuminarci lungo la strada difficile che ci attende».

L’intervento di Cattaneo è stato preceduto da un breve saluto di benvenuto da parte del sindaco di Assisi Antonio Lunghi, alla presenza della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, della presidente del Consiglio comunale umbro Donatella Porzi e del consigliere comunale di Milano Francesco Mancuso in rappresentanza del sindaco Pisapia.

I gonfaloni di Regione Lombardia, Regione Umbria, Città di Milano e Assisi e dei Comuni lombardi con Cremona, Curtatone e Lodi in testa, hanno quindi aperto il corteo civile che ha raggiunto la Basilica della Porziuncola dove si è tenuta la solenne Commemorazione del Transito presieduta dall’Arcivescovo di Milano Cardinale Angelo Scola e dal Vescovo di Cremona e Vice Presidente della Conferenza episcopale lombarda Mons.Dante Lafranconi. Nell’occasione le autorità istituzionali hanno presentato i doni che saranno offerti al Santo Patrono d’Italia domani durante la solenne celebrazione eucaristica: il Presidente Raffaele Cattaneo a nome del Consiglio Regionale della Lombardia farà dono al Santo Patrono d’Italia di un arazzo raffigurante Gesù Cristo con in mano il Vangelo, da posizionare sull’ambone.

Questa mattina, domenica 4 ottobre, dopo la firma del Libro d’Onore della Città di Assisi nella Sala Conciliazione del Municipio, il corteo civile raggiungerà infatti la Basilica di San Francesco dove, nella Cappella Papale, si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Milano cardinale Angelo Scola. Al termine il Cattaneo presenzierà sulla loggia al rito del “messaggio all’Italia”.

Si prevede la presenza di 25 Vescovi, 120 sacerdoti e oltre 150 seminaristi della Lombardia: almeno 3mila i pellegrini che hanno raggiunto Assisi in occasione del 76esimo anniversario della proclamazione di San Francesco patrono d’Italia. Tra i fedeli anche 500 migranti provenienti dalle diocesi di Milano, Lodi, Crema, Bergamo, Brescia e Como.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Ottobre 2015
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