“Evento neofascista? Solo dopo lo svolgimento potremo giudicare”

Anche l'assessore Francesco Banfi interviene a difesa dell'operato dell'amministrazione comunale sull'evento del 15 novembre

Il consiglio comunale di Saronno, tutti i consiglieri

«Per quanto concerne la manifestazione “Wolf of the ring” ci si basa su quanto certificato dal CONI: è un’associazione sportiva che chiede di patrocinare il proprio evento». Anche l’assessore Francesco Banfi, a nome del gruppo Saronno al centro e di Dario Lonardoni, interviene a difesa dell’0perato dell’amministrazione comunale, dopo le polemiche sollevate da Anpi e partiti di opposizione (Tu@Saronno, Pd, Sel, Rifondazione, L’altra Europa per Tsipras) per l’evento sportivo organizzato per il 15 novembre al Paladozio. Evento che è stato promosso dall’associazione sportiva milanese “Wolf of the ring”, accusata di fare promozione neofascista.

«Sicuramente i promotori e i manifestanti avranno un’idea politica – spiega Banfi -, ma anche se dissimile dalla nostra non per questo dovrebbe essere squalificata come è giusto che sia nella pratica sportiva. Qualora un qualunque evento sportivo dovesse a posteriori, cioè dopo esser stato posto in essere, risultare connotato politicamente si potrà agire. Come sempre dovrebbe accadere quando qualcuno è testimone di reati o anche in via preventiva, sarebbe opportuno riferire agli organi competenti: è la Magistratura ad essere titolata ad esprimersi e non il Comune di Saronno; da notare, tuttavia, che l’associazione è libera non solo di esistere, ma di iscriversi al CONI: evidentemente non sono state riscontrate problematiche».

«In ogni caso solo successivamente all’evento sarà possibile ravvisare con certezza problematiche legate ad ambo gli aspetti – conclude l’assessore -. Diverso il clima con cui ci si sta avvicinando alla data della manifestazione sportiva: ci preoccupa che non frange estreme, ma liste democratiche e partiti come associazioni ed enti morali stiano partecipando nel crescere della tensione. A tutti loro rivolgiamo un appello: l’ordine pubblico non può essere sacrificato».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 21 Ottobre 2015
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