I dipendenti della Provincia preoccupati: “Quando sapremo il nostro destino?”

Il dialogo tra Villa Recalcati e sindacati si è interrotto proprio nella settimana decisiva prima dell'entrata in vigore del Decreto Madia. Paolo Bertocchi assicura: “Vogliamo tenere tutto il personale"

villa recalcati foto

«Vogliamo vedere le liste sovranumerarie prima che vengano caricate sulla piattaforma». Raffaella Bonetto, rappresentante Cgil a Villa Recalcati, è preoccupata per l’avvicinarsi della data fatidica con l’entrata in vigore del Decreto Madia e lo smembramento del personale: «A conti fatti, per le funzioni rimaste in capo alla Provincia, occorrono 226 persone. Le altre 262 dovrebbero essere ricollocate attraverso quel portale a disposizione di enti pubblici. Il punto è che non c’è chiarezza sulle funzioni che potrebbero rimanere in capo a Villa Recalcati e che dovrebbero gestire persone potenzialmente in mobilità».

La trattativa sulla questione è sempre avvenuta in modo corretto e trasparente, assicura la sindacalista, e solo nell’ultima settimana il dialogo si è bruscamente interrotto: «Abbiamo scritto due volte al Presidente Vincenzi e al direttore generale. Se non ci daranno risposte ci rivolgeremo al Prefetto. Noi abbiamo il diritto di conoscere i nomi di quanti verranno inseriti nelle liste sovranumerarie ed entrare nel portale della mobilità».

Il timore del sindacato è lo stesso della giunta di Villa Recalcati: « Condividiamo le loro preoccupazioni perché siamo noi i primi a chiedere certezze prima di compilare eventuali liste – spiega Paolo Bertocchi , consigliere del PD – Il fatto è che Regione Lombardia ha scelto di lasciare alle Province tutte le competenze, sia quelle fondamentali sia quelle che andavano accentrate. Stiamo quindi aspettando di vedere scritto in un documento ufficiale questa impostazione così da sapere come comportarci. È chiaro che noi vogliamo tutelare il nostro personale. Non vogliamo perdere professionalità ed efficenza: ma dobbiamo essere autorizzati ufficialmente a non inserire alcun nominativo in quel portale. A questa partita è poi collegata quella dei finanziamenti che procede su un altro tavolo: è chiaro però che gli argomenti sono correlati».

Alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto Madia, i dipendenti provinciali ancora non sanno che destino avranno. La volontà di tutti è quella di non mettere in mobilità nessuno, ma la luce verde non è ancora arrivata da Milano.

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Pubblicato il 29 Ottobre 2015
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