“Il cacciatore ha fermato me e i cani nel bosco”

L'episodio è avvenuto nei boschi tra i Ronchi e Casorate, spesso battuta da ciclisti e persone a passeggio. "Com'è possibile che si possa sparare in una zona così ristretta e frequentata?"

bosco gallarate sentiero

I boschi intorno alle città sono un buon luogo dove passeggiare, ma nella stagione della caccia non mancano gli imprevisti. Senza arrivare ai ferimenti (che pure ci sono stati anche in zona Parco del Ticino, ad esempio a Somma Lombardo due anni fa), anche gli incontri con cacciatori possono risolversi in momenti poco piacevoli.

(nella foto: accesso al bosco da via Montello a Gallarate)

Lo racconta una nostra lettrice che abita a Gallarate e frequenta, con i suoi cani, i boschi tra il quartiere Ronchi e Casorate Sempione, attraversati da una fitta rete di stradine e sentieri più o meno tracciati. «Venerdì scorso sono stata costretta a chiamare le forze dell’ordine perché un cacciatore mi ha minacciato. Il cacciatore – continua la lettrice – pretendeva che io richiamassi i miei cani al guinzaglio perché lui doveva liberare la selvaggina. Io indispettita dai toni del cacciatore ho chiesto di esibirmi i permessi di caccia, che secondo me non poteva avere. Da lì il signore si è risentito e mi ha letteralmente bloccato dicendomi che non mi avrebbe lasciato andare fino a che io non avessi messo i miei cani al guinzaglio» (va notato che i cani devono essere tenuti al guinzaglio nelle aree urbane e luoghi aperti non cintati).

La Polizia è intervenuta sul posto con due pattuglie,  identificando le persone coinvolte. «Dopo i vari accertamenti mi hanno consentito di riprendere la mia passeggiata con i miei cani». Sull’episodio non è stata sporta denuncia, almeno per ora (può essere fatta entro 90 giorni dall’episodio)

Al di là dell’episodo specifico, la lettrice solleva anche una questione più generale: «anche durante le ore diurne i cacciatori sparano in questo bosco così piccolo come estensione e molto molto frequentato da ciclisti, podisti, ragazzini dopo la scuola, escursionisti con e senza cani. Nonostante la concentrazione di persone questi cacciatori sparano, anche dai sentieri e anche nei campi lungo le vie del quartiere». La zona rientra nell’area Parco Regionale del Parco del Ticino, dove la caccia è ammessa, ma con regole stringenti. Ma chi controlla, specie nelle zone a ridosso delle zone abitate?

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 23 Ottobre 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da EXCALIBUR

    Mi domando che gusto ci provano questi cacciatori a uccidere animali indifesi. Vogliono dimostrare il loro coraggio? che affrontino a mani nude un leone e poi vediamo.
    La caccia è una pratica incivile e diseducativa che stimola la violenza e la sopraffazione: va abolita!
    Chi ama gli animali non li uccide e non li mangia.
    Gianfredo

  2. Avatar
    Scritto da mosi_mosi

    Chi vuole che controlla se grazie alle manovre dello stato continuano a tagliare… Aspettano che succede qualcosa come sempre..

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