“Il te con l’autore” si trasferisce alla Locanda della Collegiata

Domenica 25 primo appuntamento alla locanda con Claudio Bossi e la tragedia del Titanic

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Il te con l’autore” del mese di ottobre si presenta con una grossa novità. Il cambio di sede degli incontri. Dopo quasi due anni, l’associazione “Borgo antico” lascia Old Inn Pub e, per il momento, approda a ‘La Locanda alla Collegiata’. Ed il termine approdare si presta all’occasione, visto che il libro che si presenta domenica 25, alle 17, sarà “Titanic”, di Claudio Bossi, edizione Giunti. Un testo che affronta la tragedia della nave inaffondabile da un punto di vista scientifico ma strizzando l’occhio all’aspetto narrativo, emotivo e di colore.

«Prima di tutto – spiega il presidente di Borgo antico, Ugo Marelli -, crediamo che sia doveroso un ringraziamento ai gestori di Old Inn Pub che ci hanno ospitato da gennaio dello scorso anno, quando abbiamo varato questa iniziativa. Adesso siamo ospiti di un altro luogo altrettanto prestigioso per il Centro storico di Castiglione Olona: La Locanda alla Collegiata, che si trova proprio di fianco alla chiesa affrescata da Masolino. Quindi ancora di più, se fosse possibile, nel Centro storico di Castiglione Olona».

Claudio Bossi, giornalista e scrittore, è considerato il massimo esperto italiano della tragedia che sconvolse il mondo nel lontano 1912. Un cultore che non si lascia prendere la mano dalla fantasia o dal sensazionalismo, mantenendosi strettamente legato ai fatti ed alle testimonianze, che arricchiscono il volume; e strizzando l’occhio, ma non attenzione, anche alle leggende che avvolsero la fine del gigante del mare. La molla che ha fato scatenare la passione di Bossi è un film, “Titanic, 41° latitudine Nord”, e la scoperta di alcuni relitti nel lontano 1985. Da allora la sua ricerca è diventata capillare come loa conoscenza degli avvenimenti.

La tragedia, notissima del resto, avvenne nella notte tra il 14 ed il 15 aprile 1912, attorno alle 2.20 di notte. Partendo da quell’evento, Bossi ricostruisce gli antefatti: dalla costruzione della nave fino al varo ed alla partenza; ci fa visitare gli interni dei vari piani delle tre classi che erano ammesse a bordo, ci fa conoscere l’equipaggio, le vicende di diversi passeggeri, le storie che si sono intrecciate in quella vicenda, ricordando anche quanti, tra loro, provenivano dall’Italia e dalla stessa Lombardia. Fino a ricordare che oggi della nave inaffondabile non resta più alcun superstite: l’ultima, Elyzabeth Gladys Dean, è mostra il 31 maggio 2009, all’età di 97 anni, avendo solo due mesi e mezzo al momento dell’affondamento del Titanic.

Ma la ricerca proposta da Bossi entra nei particolari, senza mai annoiare; al contrario, coinvolgendo pagina dopo pagina con uno stile accattivante. Possiamo, quasi, viaggiare anche noi accanto ai passeggeri, salite nel quadrato per prendere le decisioni necessarie, scendere in sala macchine per aiutare a dare maggior potenza alle turbine. Danzare con l’orchestra che, eroicamente, n on smise di suonare fino all’ultimo, sacrificandosi per intero.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 22 Ottobre 2015
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