La corda per non perdere i bambini a Expo

Le tattiche delle maestre per passare una giornata in mezzo a migliaia di persone e riportare tutti a casa

Scuole a Expo

I bambini sono tanti, tantissimi. E le maestre sono super operative. Chi va a Expo, in questi giorni, non può non imbattersi in molte scolaresche.

Il Decumano e i padiglioni sono letteralmente presi d’assalto dalle classi, in buona parte provenienti dalla Lombardia. Per cercare di non smarrire i bambini, le maestre hanno escogitato ogni tipo di escamotage. Quello che vedete nella foto viene utilizzato sovente dalle insegnanti e si tratta di una corda che viene tenuta alla sommità dal capogita e di seguito da tutti i bambini in fila. Alcuni usano la corda come un serpente a cui tutti si aggrappano, altri invece ne fanno una “V” rovesciata e avanzano in formazione aperta. In questo modo possono contenere all’interno quelli che non vogliono stare attaccati e tentano di sfuggire.

Altre classi si sono dotate di un cartello con il nome della scuola tenuto a braccio da un’insegnante, e tutti dietro a seguire. Il cartello spesso è anche a metà della fila, che non si sa mai. Non mancano ovviamente quelli che utilizzano le pettorine fosforescenti gialle e arancioni, utilizzate per farsi notare invece che per cambiare le gomme in strada.

Un’altra tattica è quella di fornire a ogni bambino un cappellino dello stesso colore: per esempio molti ne usano di gialli, e sulla visiera scrivono il nome e cognome del cucciolotto.

C’è chi invece ha dribblato il problema, facendolo diventare una attività scolastica e si è presentato con una pettorina disegnata dai bambini stessi: il nome dello scolaro in bella vista, e un disegno a piacere personalizzato.

Più tradizionale è invece il nome del bambini attaccato con un cartellino al collo. Una cosa comunque è certa: piccoli e maestre si divertono tantissimo.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 09 Ottobre 2015
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