La grande pittura dell’Ottocento alla Pinacoteca Zuest

Viaggio tra opere meravigliose tra Svizzera e Italia alla Pinacoteca Cantonale

Arte - Mostre

“Leggere, leggere, leggere !” è la mostra aperta da pochi giorni alla Pinacoteca Cantonale Giovanni Zuest di Rancate di Mendrisio, appena entrati in Svizzera venendo da Varese. L’esposizione, curata da Matteo Bianchi si protrarrà fino al 24 gennaio 2016 e tratta un tema molto particolare per la pittura dell’Ottocento: le persone che leggono.

Cuore dell’esposizione, al piano terreno, sono i dipinti bellissimi di un artista poco conosciuto, ma giustamente considerato “il Pittore svizzero” per eccellenza nella seconda metà del XIX secolo: il maestro bernese Albert Anker (1831-1910).

Anker ebbe una mano incredibile nella pittura ad olio e fu dotato anche di una sensibilità personale che dovette essergli molto utile nella sua arte. Figlio di un medico veterinario, egli nacque ad Ins, un villaggio di campagna posto tra il Lago di Neuchatel ed Lago di Biel, nel Canton Berna. Crebbe in un ambiente borghese che gli diede la possibilità di apprendere, in particolare durante gli studi di teologia, sia il latino che il greco antico e l’ebraico. Per questa ragione, ma anche per il suo solido legame con la religione tradizionale che lo tenne vicino ai testi sacri, l’artista sviluppò e consolidò con gli anni sia il suo legame con la lettura, sia l’attenzione artistica nei confronti di soggetti intenti nella lettura. Da questo nascono ritratti formidabili di personaggi del paese e di gruppi familiari che la Zuest ha avuto in prestito per l’occasione da diversi musei della Svizzera interna. Splendidi sono in particolare “Vecchia che legge lo Zollikofer” (1885) che proviene dal SKKG di Winterthur, “Contadino bernese che legge il giornale” (1878) e “Ragazzina che ritorna da scuola” (1878) ambedue dal Museo di Arte e Storia di Neuchatel. Tra le scene di vita familiare, sempre nell’ambito del tema lettura, ci sono un bellissimo e piccolo dipinto del 1878: “Il libro illustrato” che proviene da una collezione privata; e poi ancora “Domenica pomeriggio” (1862) sempre da Neuchatel.

La Sala di Anker vale da sola il prezzo del biglietto, ma c’è ancora molto altro in questi giorni alla Zuest, anche lasciando da parte l’interessante collezione permanente.

Al secondo piano si trova tra gli altri Gerolamo Induno, il grande ritrattista e pittore di scene di genere che ha esempi della sua arte sia al Museo del Risorgimento di Milano che a quello di Torino. Qui Induno spicca a mio giudizio con il suo dipinto “Donne romane” (1864), proveniente da una collezione privata.

Al terzo piano si incontra lo zampino di una galleria di Varese poiché, su concessione di Studio Arteidea e provenienti da collezione privata, sono presenti un bellissmo dipinto “Bambina che legge” (1873) del luganese Antonio Barzaghi Cattaneo, nonché la notevole scultura intitolata “Pagine d’album” (1894) del maestro marchirolese Eugenio Pellini.

Ancora, fra gli altri perché la mostra è per intero veramente degna di nota, è giusto segnalare il dipinto “Un articolo interessante” del veneziano Giacomo Favretto (1849- 1887), per concessione della bolognese Galleria Bottegantica, fondata da Enzo Savoia e specializzata in dipinti italiani tra Ottocento ed inizio Novecento; galleria questa che ha anche una sorella a Milano, in via Manzoni (MM Montenapoleone o Turati).

 

Pinacoteca Cantonale Giovanni Zuest
Piazza Santo Stefano
Rancate di Mendrisio (CH)
Tel: +41 91 816 47 91
Orari:
da martedì a venerdì: 09.00-12.00 / 14.00-18.00, sabato, domenica e festivi: 10.00-12.00 / 14.00- 18.00

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Pubblicato il 26 Ottobre 2015
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