La Openjobmetis ritrova canestri, lunghi e vittoria

La squadra di Moretti batte con merito Pesaro (88-81) con 50 punti dei pivot ben innescati dalla regia di Ukic. Decisiva la reazione dopo l'intervallo

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Dopo qualche timore a ridosso dell’intervallo, e dopo un pizzico di tremore negli ultimi minuti, la Openjobmetis conquista i primi due punti della stagione battendo con merito la Consultinvest Pesaro, 88-81. E già il punteggio è un dato significativo vista la carestia delle due precedenti prestazioni della squadra di Moretti che questa volta ha trovato (non sempre) buona fluidità in attacco.

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Openjobmetis Varese – Consultinvest Pesaro 88-81 4 di 25

Merito, almeno in parte, del lavoro di Roko Ukic che sa come gestire i ritmi e mandare a canestro i compagni (8 assist): a beneficiare della sapienza del play croato sono soprattutto i lunghi, con il trio Faye-Davies-Campani che colleziona la bellezza di 50 punti. E come spesso accade, chi è coinvolto in attacco rende di più anche negli altri aspetti del gioco: non è un caso quindi che a rimbalzo stavolta vinca Varese, e che pure in difesa i biancorossi riescono a tratti a chiudere bene il canestro.
E probabilmente, senza un fischio pernicioso degli arbitri (tecnico per simulazione a Cavaliero su tripla di Lacey: 7 punti in un amen per Pesaro), la partita si sarebbe chiusa in anticipo. La Openjobmetis invece ha tremato un po’ nel finale ma non ha mai perso la testa, trovando tra l’atro i punti per chiudere da diversi attori.

Detto questo, e reso il giusto merito ai ragazzi di Moretti, è altrettanto doveroso sottolineare come il successo su Pesaro non basti a certificare la guarigione di Varese. I marchigiani, specie fuori casa, non sono certo una corazzata e nel gioco della Openjobmetis ci sono ancora cose da registrare. Manca un tiratore affidabile – Thompson in difficoltà anche questa volta -, la squadra nei momenti di “down” si blocca del tutto in attacco, alcune scelte rimangono rivedibili: contro Sassari tra otto giorni (si gioca lunedì sera) sarà necessario migiorare tutti questi aspetti. E magari per allora ci sarà uno straniero in più, visto che anche oggi Varese ne ha “regalato” uno agli avversari (Galloway, infortunato).

COLPO D’OCCHIO – Non c’è il pubblico delle grandi occasioni a Masnago anche se l’insieme a inizio partita è comunque apprezzabile. Il palazzetto ha perso un po’ del suo proverbiale calore, però gli ultras promettono sostegno alla squadra e lo ottengono anche dal resto del pubblico quando la partita prende il via.

PALLA A DUE – Tutto come previsto: Varese porta Galloway in panchina ma solo per fare numero mentre Moretti sceglie di nuovo Shepherd nello spot di ala titolare a scapito di Thompson. Paolini sul fronte opposto ha un quintetto tutto straniero, ma entrambi i tecnici daranno presto spazio alle rispettive panchine.

LA PARTITA – Varese comincia bene ma non riesce a costruire un break che vada oltre il possesso di vantaggio fino agli ultimi minuti del periodo. Qui i canestri da fuori di Campani, quello di Cavaliero e un’entrata di Ukic confezionano l’allungo per il 22-16 del 10′.
Il secondo quarto però è il peggiore, specie dopo il quarto d’ora: la Openjobmetis infatti prima gestisce il vantaggio ma poi si blocca del tutto in attacco. Pesaro non è un carro armato, ma quando trova gloria da lontano (Christon e Gazzotti) sorpassa e va a +6. Ancora Campani e Ukic limitano i danni, ma al giro di boa i marchigiani sono avanti 36-39 e fanno crescere i timori in casa OJM. 

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Al rientro dagli spogliatoi però, Varese stavolta sa essere concreta: tocca a Faye chiudere subito il divario e sorpassare gli ospiti che trovano anche difficoltà nell’attaccare il canestro biancorosso. La Openjobmetis invece trova anche qualche (minimo) contributo di Thompson e tocca anche il +10 sulla sirena (61-51).

IL FINALE – Sembra l’attacco buono, e non a caso Varese allunga sino al +15 giocando finalmente con una certa scioltezza. Quando la partita pare indirizzata per bene però, Lacey infila una tripla sulla quale gli arbitri vedono una “simulazione” di Cavaliero. Libero aggiuntivo a segno, altra bomba sul possesso e sette punti di fila per Pesaro senza che Varese possa toccare palla. Momento paura, Pesaro risale fino a -5 ma una bomba di Cavaliero (foto di S. Raso) è fondamentale così come la rubata-con-schiacciata di Davies: Varese non trema più e chiude 88-81. Per ora ci si può accontentare.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Ottobre 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Petruska

    Finalmente qualcosa di buono si è visto e il lavoro del coach comincia a vedersi. Avere un regista vero in campo significa poter innescare giocatori che altrimenti faticherebbero a trovare spazi. Molto bene Campani che se prende fiducia può divenire un bel giocatore. Faye grande esplosività e utilità in ogni parte del campo. Davies continua a non piacermi (nonostante i punti) e si dimostra un giocatore per niente d’area, utile come 4 tattico ma a fianco di un centro vero. Su Thompson difficile essere teneri: poco più di un ectoplasma, senza fiducia e convinzione ma soprattutto frastornato (da cosa non è chiaro). Se non si sveglia alla svelta non so per quanto si potrà aspettarlo. Io aspetterei a tesserare Kitchen perchè dobbiamo capire in quale spot abbiamo maggiori necessità (3 e 5 di sicuro). Abbiamo mosso la classifica è questo è positivo. Speriamo che Moretti possa trasformare questo anatroccolo se non in un cigno almeno in un germano…..

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