L’invasione delle cimici: ecco quando se ne andranno

L’entomologo Mauro Villa non ha dubbi: non sono specie velenose né pericolose per l’uomo. L’invasione? “Colpa della bizzarria del tempo”

Cimici nel taschino della giacca, fra le pentole, in bagno, a letto e nella doccia.

Ma non sono i servizi segreti ad avercele messe, piuttosto il riscaldamento globale, che fa diventare le stagioni pazze e ritarda l’arrivo del freddo.

Questa la spiegazione più logica che ci offre Mauro Villa, direttore del parco Monte Barro, naturalista ed entomologo contattato per fare un po’ di chiarezza sul fenomeno dell’”invasione di cimici” che in tanti hanno segnalato nella zona del medio e basso Verbano.

Foto e lamentele per questi insetti arrivano un po’ da tuta la provincia, a dire il vero: nella zona intorno a Varese, nel Saronnese e in altre parti del Varesotto: cosa sta succedendo?

«Succede che questi insetti, a prima vista della specie Rhaphigaster nebulosa, stanno per entrare nel periodo “diapausa”, un particolare stato biologico che corrisponde con l’inverno. Si tratta di un insetto della famiglia dei Pentatomidae, cioè a forma di pentagono che sta cercando un po’ di tepore per superare la stagione fredda».

Quindi c’è una prima risposta ai tanti lettori che si chiedono quando questi insetti se ne andranno.

«Esatto: con l’arrivo dell’inverno questi insetti spariranno dalla nostra vista – spiega Villa – e in questi giorni cercheranno di entrare in casa».

Cosa si può fare per fermarli? «Chiudere porte e finestre usare le zanzariere ed evitare insetticidi: non sono insetti nocivi».

Possono mordere? «Questa specie oltre alle altre due più frequenti come la Palomena e la Nezara sono insetti fitofagi, e non sono predatori. Quindi non mordono l’uomo: emettono degli odori sgradevoli per dissuadere i predatori dall’avvicinarsi o dall’attaccarli, ma non mi risulta di morsi o punture di queste specie. Altre specie, molto più grandi come dimensioni e che vivono nel Sud est Asiatico, sono invece pericolose, perché per cacciare emettono enzimi digestivi che iniettano nella loro preda. Ma sono insetti che, ripeto, vivono in Indonesia o in Thailandia: non sono quelli di casa nostra»

I rimedi della nonna come aglio o menta quindi funzionano come repellente?

«Non credo che questi rimedi siano efficaci, essendo appunto insetti fitofagi, e che si nutrono di vegetali. Danno fastidio magari alla vista o per via del ronzio insistente o per una presenza numerosa. Purtroppo il clima mite di questi giorni, le temperature ancora relativamente elevate che contraddistinguono il periodo fanno accadere fenomeni insoliti. Pensi che solo qualche sera fa avevo le finestre di casa aperte. Alle 21.30 mi è entrato in casa un calabrone. Purtroppo il cambiamento climatico e lo stravolgimento delle stagioni deve abituarci a questi fenomeni»

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Ottobre 2015
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