Provincia: 10 anni per colmare il buco di bilancio

Il piano di rientro a rate per coprire un disavanzo di 54 milioni. Domani il voto in Consiglio, poi le carte a Roma. L’appello alla minoranza: “Ognuno si prenda le proprie responsabilità”

Mancano soldi nei conti della Provincia: un dissesto finanziario dell’importo di oltre 30 milioni più 20 milioni non ancora accantonati per la spending review: sommato, il conto ammonta a 54 milioni.

L’ente è sullo spartiacque e tutto il futuro finanziario si gioca nelle prossime ore: o si va verso il default, o si tenta il riequilibrio dei conti, strada che vuole percorrere l’attuale maggioranza che domani, 23 ottobre, nel corso del Consiglio provinciale, dovrà voltare il piano di rientro: una rateizzazione del debito in dieci anni.

Il documento (e l’entità del “buco”), nelle sue linee guida, è stato presentato a 24 ore dal voto in Consiglio dal presidente Gunnar Vincenzi, dal suo vice Giorgio Ginelli e dai consiglieri Paolo Bertocchi, Marco Magrini e Laura Cavallotti.

Proprio a quest’ultima è stato affidato il compito di descrivere il piano nei suoi punti salienti: si tratta di revisione di spesa, rinegoziazione dei mutui, della attivazione del fondo per le province in difficoltà, il Governo rileverà alcuni immobili di proprietà dell’Ente, occupati finora da alcuni Ministeri in locazione (caserma vigili del fuoco di Varese, e carabinieri di Busto Arsizio e Saronno, rispettivamente ai ministeri dell’Interno e della Difesa), attivazione del contributo di assistenza scolastica per studenti disabili.

Nello specifico le singole poste – gli importi – non sono ancora state rese note. C’è, come annunciato, invece, l’intento politico di proseguire verso la strada del piano di rientro e del risanamento dei conti invece dell’insolvenza, del default.

«Siamo soddisfatti di essere riusciti a mettere insieme questo documento – ha spiegato il Presidente Vincenzi – che arriva dopo molti mesi di lavoro, dal marzo scorso, e dopo una grande prova di responsabilità soprattutto dimostrata dai dipendenti, ai quali intendiamo assicurare un futuro di crescita, anche sul piano professionale, assicurando un bilancio corretto e sano».

In seguito al voto di domani sera in Consiglio (i lavori previsti alle 18) verrà informata la Corte dei Conti: entro il 27 ottobre la Provincia è difatti obbligata a dire all’organo di controllo dei conti pubblici quale strada vuole percorrere.

A questo punto la Provincia avrà 90 giorni di tempo per redigere, nel dettaglio, il contenuto del piano di rientro e inviarlo alla Corte dei Conti, coinvolgendo pure il Dipartimento centrale della finanza locale del ministero dell’Interno.

Nel frattempo la prima rata del piano di rientro verrà inserita nel bilancio, che sarà chiuso a novembre.

«Abbiamo sollevato tutta la polvere sotto al tappeto – ha affermato con una metafora il consigliere Bertocchi – . Il discorso che affrontiamo oggi però, non si traduce solo in cifre, ma nei servizi resi a persone in carne ed ossa e ad una provincia di un milione di abitanti».

Anche Marco Magrini ha ricordato la costanza dei dipendenti dell’Ente in questi mesi di forte turbolenza, mentre l’ultima parola sui rapporti con le minoranze è spettata al vice presidente Ginelli: «Non abbiamo dubbi sui numeri del consiglio provinciale – ha spiegato in conclusione – ma auspichiamo un appoggio delle minoranze perché solo in questo modo si può assicurare un futuro alla Provincia di Varese».

E se la minoranza votasse contro il piano di rientro? «A questo punto ognuno si assuma le proprie responsabilità».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Ottobre 2015
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