Retata nei boschi, cinque arresti

Gli spacciatori, tutti irregolari, erano armati di coltelli e machete: fermati dopo un'indagine accurata e monitoraggio di mesi

coltelli machete

Nell’area boschiva tra Busto Arsizio e Vanzaghello, nella zona detta “quattro strade”, cinque spacciatori di nazionalità marocchina sono stati arrestati ieri pomeriggio dagli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio, che hanno così messo fine ad un quotidiano commercio di droga che da alcuni mesi si svolgeva in quei luoghi.

Lo scorso mese di agosto i poliziotti delle Volanti di via Candiani avevano constatato la presenza in quella zona di numerose persone che entravano nel fitto della vegetazione per uscirne dopo pochi minuti.  Ipotizzando che si trattasse di acquirenti di droga che avevano appena contattato i loro pusher – secondo un copione piuttosto ricorrente in varie zone del basso varesotto e dell’alto milanese – considerata la difficoltà di operare in flagranza di reato per l’impervietà dei luoghi, la Polizia ha deciso di controllare sistematicamente gli acquirenti all’uscita della zona dello spaccio, per sequestrare la droga appena comprata e raccogliere elementi a carico dei sospetti spacciatori.

Così facendo gli agenti hanno proceduto in diverse occasioni al sequestro di quantitativi di eroina, cocaina e hascisc detenuti per lo più per uso personale. Il quadro gradualmente ricostruito dai poliziotti prevedeva la presenza, all’interno del bosco, di un gruppo di nordafricani che, contattati telefonicamente dai clienti spesso fidelizzati, davano loro appuntamento all’interno del bosco, dove potevano contare sulla collaborazione di “pali” in grado di avvisarli dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Ieri pomeriggio gli investigatori del Commissariato, con la collaborazione di colleghi della Squadra Mobile di Varese, hanno deciso che era il momento di passare all’azione. Dopo aver  circondato l’area verde interessata dallo spaccio vi hanno fatto irruzione da più parti, provocando la fuga di cinque individui che hanno tentato di far perdere le proprie tracce tra la vegetazione ma sono stati bloccati in diversi momenti e zone dagli operanti.
I cinque, privi di documenti, sono stati identificati come cittadini del Marocco di età compresa tra i 40 e i 20 anni, tutti irregolari in Italia e con vari precedenti. Nel corso delle perquisizioni sulle persone e nella zona dello spaccio sono stati ritrovati più di 60 grammi di eroina, piccole quantità di hascisc, sostanza per tagliare la cocaina, un bilancino elettronico, sette telefoni cellulari e varie schede SIM, due coltelli, una mannaia e un machete, una pistola scacciacani e circa 3000 euro in banconote di vario taglio, probabile frutto dello spaccio della giornata. (si allegano 2 foto)

I cinque sono stati arrestati in flagrante detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso tra loro e, sentito il PM di Busto Arsizio Dott.ssa Nadia Calcaterra, portati in carcere.
Due di loro inoltre risponderanno dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, avendo utilizzato il machete e la mannaia per minacciare i poliziotti prima di essere comunque bloccati.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 31 Ottobre 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.