Rievocazione di Sant’Antonio: sarà costruito un borgo del 1600

Si svolgerà solo il prossimo gennaio, ma per il gruppo che si occupa di organizzare la tradizionale rievocazione sono già iniziati i preparativi

La sagra di Sant'Antonio a Saronno (inserita in galleria)

Si svolgerà solo il prossimo gennaio, ma per il gruppo “Sant’Antoni” di Saronno che si occupa di organizzare la tradizionale rievocazione storica che coinvolge centinaia di figuranti, sono già iniziati i preparativi. Sale quindi l’attesa per la rievocazione storica della chiesetta di Sant’Antonio abate al Lazzaretto che si terrà nei giorni 9-10-11 gennaio e 16-17 gennaio 2016 a Saronno.

«Anche questa edizione si rivelerà unica nel far rivivere i particolari momenti di storia della piccola chiesa del 1400 e la vita dei suoi frequentatori nonché quella degli ospiti che vivevano nell’annesso cascinale – raccontano dal gruppo di appassionati -: sarà un vero viaggio nel tempo ricco di novità, emozioni e divertimento. Particolare interesse per i suoi nuovi quadri di rappresentazione susciterà il corteo storico che, per i numerosi figuranti, carri e animali e per l’ attento realismo nelle raffigurazioni sceniche, in pochi anni ha raggiunto dimensioni così grandi da diventare uno dei più importanti della zona».

La più grande novità di quest’anno è che si andrà ad aggiungere alla costruzione del borgo contadino del 1800, allestito già fin dalla prima edizione e poi modificato negli anni, quella di un borgo del 1600. «Questo sarà teatro di rappresentazioni e animazione di vita vissuta nel periodo storico delle invasioni dei Lanzi. Sarà un borgo che ospiterà personaggi di diverse classi sociali nei loro costumi d’epoca, con le loro mansioni e i loro lavori: un mondo dove, con un tuffo nel passato, ci si può immergere nel vivo della storia – proseguono dal gruppo -. Non mancheranno nel prosieguo dei giorni di festa altri momenti di aggregazione e spettacolo, con i giochi di un tempo, il teatro ambulante dei burattini, il ritorno del domatore di fuoco con il suo cerchio magico e nuove sorprese, saltimbanchi e giocolieri, cabaret e canzoni popolari, gruppi folkloristici e dopo tanto tempo, la sera del giorno 17 gennaio, si riaccenderà il falò di Sant’Antonio: una delle tradizioni che insieme alla benedizione delle bestie costituivano i momenti più belli della sagra».

«Interessanti quest’anno i momenti culturali – concludono -: verrà organizzato un concorso cittadino rivolto alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I° grado, dal titolo “Racconta la tua città: la vita contadina nel periodo storico 1300-1800”, gli elaborati saranno esposti in un’aerea tematica speciale che sarà allestita nel corso delle giornate della rievocazione storica; visite guidate per grandi e bambini verranno organizzate nel complesso del Lazzaretto. Non mancheranno i momenti gastronomici con la degustazione dei piatti della tradizione contadina, e certamente i momenti religiosi: durante tutta la rievocazione verranno celebrati alcuni riti antichi : il triduo alla sera nei giorni precedenti la sagra, le tre messe al mattino presto, il bacio della reliquia del Santo che resterà esposta per tutti i giorni dell’evento, l’accensione dei ceri, la benedizione degli animali. E’ cosi che ancora una volta, questa rievocazione, nata come cassa di risonanza alla Sagra secolare e che da anni viene portata avanti con grande entusiasmo, si prepara a rivivere la sua dimensione di festa contadina invernale».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 08 Ottobre 2015
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