Sicurezza, Tradate ha 70 “vedette” sulla città

Dopo una serie di furti avvenuti in città, decine di cittadini si sono autorganizzati e segnalano ai carabinieri presenze anomale sul territorio

Vedette Tradate

Hanno da poco compiuto sei mesi di attività e sono arrivati ad avere oltre 70 persone che collaborano al progetto e che si coordinano con l’uso dei sms per la sicurezza della città. Si tratta delle “Vedette Tradate“, nate nell’aprile scorso dopo una serie di furti che avevano colpito la zona di Abbiate Guazzone. Oggi, dopo diversi volantini, essersi organizzati e aver avviato una collaborazione con i carabinieri, hanno strutturato il loro modo di proporsi alla città, tra volantini, pagina Facebook e gruppi WhatsApp. 

La filosofia è molto simile a quella del “Controllo del vicinato”, nato a Caronno Pertusella e diffuso poi in gran parte d’Italia: non si tratta di effettuare delle ronde, ma semplicemente mettere in pratica le prassi del “buon vicinato”, ovvero darsi una mano a vicenda per segnalare eventuali situazioni anomale sul territorio, vicino alla propria casa o in una zona particolare della città. In caso di sospetto si avvisano i carabinieri per intervenire.

«Ci sono stati troppi furti – spiega Paolo Battanta, portavoce del gruppo -. Tra residenti di Abbiate ci siamo detti che avremmo dovuto fare qualcosa: abbiamo così stampato 200 piccoli volantini chiedendo di organizzarci tra di noi. Nel giro di un paio di settimane c’erano già una quindicina persone che avevano dato la loro disponibilità. Così ci siamo chiamati “Vedette”: non volevamo fare il discorso delle ronde, ma osservarsi a vicenda e comunicare alla forze dell’ordine le eventuali segnalazioni. Siamo andati a presentarci ai carabinieri ed è nata questa collaborazione, con l’unico obiettivo di osservare ed eventualmente avvisare i carabinieri in caso di anomalie. Così è stato e abbiamo deciso di stampare un altro volantino in 5mila copie. Adesso di operativi siamo in 71».

Battanta specifica che non ci sono coinvolgimenti politici nelle “Vedette”: «Siamo uomini e donne dai 18 ai 70 anni. Non siamo legati a nessuno partito e a nessuna filosofia particolare, solo osservazione del territorio e solidarietà tra i cittadini. Non c’è attività di turni o passeggiate. Semplicemente quando uno si sta allontanando da casa e vede anomalia, scatta l’osservazione, se il dubbio persiste si chiamano i carabinieri. Abbiamo sempre potuto verificare che le forze dell’ordine arrivano subito. Abbiamo saputo in questi mesi che esiste anche la pratica del “controllo del vicinato”, non vi abbiamo ancora aderito perché richiede che si attivino molte persone in una determinata zona. Adesso puntiamo a crescere come “vedette”, poi non è escluso che in futuro si possa anche percorrere questa strada».

Il portavoce spiega anche anche in questi sei mesi c’è stata anche un sorpresa: «Una delle cose più belle che è successa è che è nata una piccola comunità di persone che non si conosceva e che sono diventate amiche. È piacevole girare per il quartiere».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 08 Ottobre 2015
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