Sono tornate le castagne, ecco come prenderle e cosa farne

Sconfitto l'insetto cinese che aveva colpito i castagni la produzione del frutto autunnale è tornato alla normalità. Ma attenti: non si possono raccogliere dappertutto

castagne

È una buona annata per le castagne e la notizia non è da poco vista la crisi che si è abbattuta negli ultimi anni sulla produzione del più classico tra i frutti autunnali. A causa  del cinipede, la vespa cinese che ha sterminato le gemme dei castagni di tutta Italia, alcuni anni fa le piante hanno smesso di produrre annientando una filiera molto importante per il territorio.

L’annata di quest’anno, invece, è andata bene: le condizioni climatiche sono state ottimali, se si escludono alcune settime di luglio un po’ troppo calde e asciutte, e i risultati si vedono. Parola di Luca Colombo, coordinatore del Consorzio Castanicoltori di Brinzio, Orino e Castello Cabiaglio: «di certo non possiamo aspettarci la produzione di 5 o 6 anni fa prima dell’arrivo dell’insetto cinese – spiega Colombo -, ma le piante ormai sono guarite e lentamente stanno tornando alla normalità».

LA LOTTA AL CINIPEDE CINESE
La lotta all’insetto responsabile della malattia che ha colpito i castagni non è stata da poco e ha richiesto l’intervento del servizio fitosanitario regionale insieme al ministero delle politiche agricole.

Segnalato per la prima volta in Lombardia il 22 maggio 2006, il Cinipide del Castagno si è diffuso velocemente pressoché in tutte le aree castanicole della regione e solo il 2 maggio del 2008 ha preso avvio un programma di controllo biologico delle sue popolazioni con il progressivo rilascio del suo antagonista specifico, un altro insetto chiamato Torymus sinensis Kamijo.

Il 25 maggio del 2013 proprio questo insetto è stato liberato a Brinzio, Castello Cabiaglio, Castelveccana, Cittiglio, Cocquio Trevisago, Comerio, Cuvio, Dumenza, Leggiuno, Luvinate, Marchirolo, Marzio, Mercallo, Orino, Valganna, Venegono Inferiore e Vergiate. I risultati si sono subito visti e le piante hanno cominciato a guarire.

LA RACCOLTA DELLA CASTAGNA
In Provincia di Varese esiste una realtà che sulle castagne sta facendo un prezioso lavoro di tutela, recupero e promozione: si tratta del Consorzio Castanicoltori di Brinzio, Orino e Castello Cabiaglio che ha riunito 21 castanicoltori e sta portando avanti numerose attività che vanno dal recupero delle selve castanili alla raccolta e vendita delle castagne. «Il nostro consiglio per chi va per boschi è quello di rispettare le regole di attenzione e cura che bisogna avere in luoghi che possono essere impervi e umidi – spiega Colombo – quindi è sempre bene avere un abbigliamento corretto e guanti.

«Inoltre bisogna prestare attenzione a dove si raccolgono: oggi si pensa che il bosco e i suoi frutti siano di tutti ma non è così – precisa il castanicolture Colombo -, le selve castanili che noi stiamo cercando di recuperare sono da considerare come dei frutteti a tutti gli effetti e dunque la raccolta non permessa è da considerare come un furto».

Cosi si presenta una selva castanile

selva castanile

Per il Consorzio il monito che sta cercando di far passare non è da considerarsi come una minaccia ma come una richiesta di rispetto del lavoro fatto: «Noi stiamo mettendo tutto il nostro impegno per il recupero delle selve castanili, aiutiamo la preservazione di queste piante e portiamo avanti anche un’attività culturale fatta di visite didattiche, promozione delle proprietà della castagna, pulizia del bosco».

NON SOLO CALDARROSTE MA BIRRA, PANE E FARINA
Un’altra cosa che è opportuno sapere per chi si dedica alla raccolta delle castagne è quanto sia interessante ampliare un po’ le proprie conoscenze: «la castagna non è solo caldarrosta o bollita come siamo abituati ad utilizzarla comunemente – spiega Colombo -, in realtà le sue proprietà sono innumerevoli e altrettanti i prodotti per i quali possono essere impiegati. Nelle nostre zone esistono cinque varietà di castagne diverse e possono esser e impiegate per fare la farina per pane, pasta dolci e biscotti ma è molto famosa anche la birra di castagna. Considerando il fatto che le castagne non contengono glutine queste sono tutte alternative benefiche ai prodotti che conosciamo».

COMPRAVENDITA DELL CASTAGNE
Il consorzio fa anche un servizio molto importante. Oltre a comprare le castagne dai propri produttori le acquista anche dal pubblico. Chiunque raccogliesse castagne in provincia di Varese può recarsi presso il centro di raccolta che si trova all’interno di Villaggio Cagnola, centro parco multifunzionale dell’Ente Parco Campo dei Fiori, appena fuori la Rasa di Varese verso Brinzio. Le castagne vengono acquistate e rivendute a prezzi controllati ad associazioni, scuole, proloco e comuni.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Ottobre 2015
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