Torna a Villa Cagnola la “Festa dell’Albero”

Per l'occasione, invitate le classi di scuola elementare III A e III B dell'Istituto Comprensivo "Don Guido Cagnola"

Gazzada Schianno

Ritorna oggi, per la seconda edizione, la festa dell’Albero, ospitata nel vasto parco storico di Villa Cagnola.

L’iniziativa, pensata per meglio conoscere e valorizzare le bellezze e la ricchezza di specie arboree presenti nel parco della dimora antica, ha avuto come tema fondamentale quello dell’educazione alla cura e alla rigenerazione del verde, in vista del futuro.

Per l’edizione 2015, sono state invitate a partecipare le classi di scuola elementare III A e III B dell’Istituto Comprensivo “Don Guido Cagnola” di Gazzada Schianno, accompagnate dalle insegnanti Antonella Bernasconi, Cosetta Canavesi ed Elena Sessa.

Come afferma il Prof. Gian Paolo Residori, Dirigente Scolastico dell’Istituto “Don Guido Cagnola”: “La festa dell’albero in un contesto quale il Parco di Villa Cagnola, ritengo che sia un’ottima iniziativa da un punto di vista formativo, educativo e di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e al senso di appartenenza, in una società che guarda troppo spesso alle tecnologie dimenticando la bellezza della natura che, a volte, bistrattiamo”.

Mons. Eros Monti, Direttore di Villa Cagnola, spiega: “Siamo molto contenti di poter ospitare per la seconda volta questo momento così importante per il suo messaggio educativo, in particolare per i ragazzi che, aiutati dalle loro insegnanti ­ che ringrazio per la loro presenza assieme al loro Dirigente scolastico – potranno, nel corso dell’anno scolastico, riprenderne gli aspetti di cura e tutela dell’ambiente. Sono poi colpito dal fatto che sta crescendo sempre più l’attenzione a questa realtà, percepita come luogo di cui tutti siamo chiamati a prenderci cura. Sono grato per questo al Comune di Gazzada Schianno che ha offerto anche quest’anno il proprio patrocinio, in particolare al Sindaco, Cristina Bertuletti, all’Assessore all’Istruzione, Silvia Lorusso, e al Consigliere Francesco Beati che lo rappresenta qui oggi. Come pure ringrazio la Dott.ssa Emanuela Borio, agronoma e paesaggista, che segue da vicino gli sviluppi del parco; il Dr. Ambrogio Nicora, che anche quest’anno ha voluto generosamente contribuire alla crescita del nostro spazio donando alcuni alberi tratti dal suo vivaio, come pure esprimo molta gratitudine a Renato Mai, Ettore Sardella e l’intera Sezione del CAI di Gazzada Schianno che hanno provveduto al rinnovo integrale delle targhette illustrative delle diverse specie arboree. Penso poi con gratitudine e stupore alla coppia di giovani sposi, Nuria e Filippo, che hanno voluto compiere un gesto simbolico, espressivo, donando una piccola Sequoia e affidando ad un messaggio in bottiglia, che sarà interrato alle radici dell’albero, la frase che hanno scelto per il giorno delle loro nozze: “Sia in te la radice dell’amore, poiché da questa radice non può procedere se non il bene” (S. Agostino).

Un segno che dimostra la capacità di mantenere vivo ed anzi rigenerare di continuo questo bene storico, perché possa essere fruito anche dalle prossime generazioni”.

Nel corso della mattinata, i giovani studenti, accompagnati da Emanuela Borio e da Ambrogio Nicora, hanno conosciuto e ammirato gli alberi secolari provenienti da ogni angolo del mondo, riuniti nel parco ­ secondo i gusti e i canoni paesaggistici dell’epoca ­ dai Cagnola, fino a Guido, nato nel 1861, donatore della Villa antica e fra i principali cultori e collezionisti d’arte del tempo.

In sintonia con la moda e il collezionismo botanico del XIX secolo, anche a Villa Cagnola è possibile ammirare esemplari arborei monumentali dal portamento maestoso ed essenze pregiate.

Dal gigantesco Cedro del Libano, alla Sophora japonica, ai cedri dell’Himalaya e dell’Atlante, al gruppo di Liriodendron Tulipifera, meglio conosciuto come albero dei tulipani, oltre a magnolie, platani, faggi, aceri americani e giapponesi, querce rosse, Chamaecyparis, Calocedri, pini e sequoie.

Il parco, inoltre, raccorda il piano alto su cui è situata la dimora con l’ampia vallata sottostante, grazie ad una struttura che ne esalta gli aspetti scenografici. Un sistema articolato di viali si sviluppa dall’edificio verso il parco consentendo di effettuare piacevoli passeggiate, immersi nella natura.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Ottobre 2015
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