Varese, numeri da primato. Ma occhio al cammino dell’Ardor

Il Varese è uno schiacciasassi, l’Ardor Lazzate però non è da meno. Lo dicono i numeri dopo il primo mese di campionato, – si era partiti lo scorso 6 settembre, giorno della goleada biancorossa a Besozzo – cinque partite che hanno messo in luce le qualità su entrambe i lati del campo della squadra allenata da Giuliano Melosi.

Tecnico che, per inciso, sta dimostrando una gran duttilità tattica, visto che è riuscito ad adattare i suoi uomini a moduli diversi a seconda del bisogno. E il 4-2-4 proposto in corsa contro la Sestese è solo l’ultima delle mosse azzeccate dal tecnico di Saronno.

ATTACCO STELLARE – Ma torniamo ai numeri cui abbiamo fatto riferimento poco fa. Nelle cinque gare di campionato il Varese ha prodotto la bellezza di 14 reti – ben 10 nei due derby provinciali disputati – che fanno di Marrazzo e compagni l’attacco più prolifico del girone. Il bomber campano è il capocannoniere varesino ma non è il solo ad aver timbrato più reti: 5 quelle di Marrazzo, 3 i gol di Giovio (ed entrambe hanno saltato una gara per infortunio) e Cavalcante, 2 di Capelloni. E al reparto avanzato- completato da Lercara e dagli scampoli di Leonardo e Becchio – è finora mancato del tutto Ignacio Pià.

Sempre guardando alla classifica marcatori, scopriamo che meglio di Marrazzo hanno fino a qui fatto due giocatori: Di Gennaro, dell’Arconatese, ha realizzato ben 7 gol mentre l’attaccante Giangaspero del Verbano è a quota 6 e come il bomber biancorosso è stato autore di un poker. A 5 reti ci sono anche i due Colombo, Niccolò del Trezzano e Mattia dell’Union Villa.

DIFESA ERMETICA – La rete di Pietro Scaglia, numero 11 della Sestese, allo scadere del primo tempo di domenica scorsa, ha interrotto l’imbattibilità di Claudio Bordin, il 20enne portiere di Melosi. Bordin ha quindi mantenuto inviolata la porta biancorossa per circa (non contiamo i recuperi) 405′, risultato più che ragguardevole.

L’ermeticità della difesa non era così scontata – in Coppa a inizio stagione era stata battuta tre volte in due gare – ma con il passare delle partite è diventata un altro punto di forza del Varese che anche in questo caso è la squadra migliore del lotto. Con due reti al passivo (dopo Scaglia è andato a segno Fioroni al 45′ della ripresa ma a risultato messo al sicuro) quella biancorossa è la migliore retroguardia del lotto, questa volta però a pari merito con l’altra capolista, l’Ardor. La formazione di Lazzate ha subito entrambi i gol dall’Arconatese prima di dare il via alla clamorosa rimonta culminata con la vittoria per 3-2.

IL TESTA A TESTA – Varese e Ardor, capoliste a punteggio pieno (occhio però alla stessa Arconatese ma anche all’Union Villa, 4 vinte e 1 persa ciascuno) sono appaiate anche nella media inglese con +4, perché entrambe hanno disputato tre gare in casa e due fuori. Biancorossi con una differenza reti superiore, +12 contro il +10 dei rivali e insidiati prima di tutto dall’Union Villa nel numero dei gol segnati, ben 13 quelli dei cassanesi.
Classifica alla mano però, il calendario dell’Ardor è stato fino a questo punto più difficile rispetto a quello di Luoni e compagni. Le cinque squadre che fino a qui hanno affrontato il Varese (Verbano, Pro Vigevano, Fenegrò, Legnano e Sestese) hanno raccolto un totale di 25 punti. Sotto questo profilo ha fatto meglio la squadra di Marco Campi che ha già superato le due inseguitrici Arconatese e Union oltre a Sestese, Mariano e Saronno, squadre che nel complesso hanno conquistato ben 34 punti.

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