Varese si candida a “città europea del volontariato”

Lo scorso 8 ottobre, è stata presentata a Bruxelles la candidatura per l'importante riconoscimento grazie alla presenza attiva di oltre 200 associazioni. La premiazione avverrà il 5 dicembre

Giornata dela Solidarietà

Un progetto ambizioso quello di Varese candidata a città europea del volontariato 2016-2017. A lanciare il concorso per il terzo anno consecutivo è il CEV (European Volunteer Centre ).La candidatura  varesina è stata presentata lo scorso 8 ottobre a Bruxelles da parte del Consigliere comunale Mauro Pramaggiore e del dottor Ambrogio Bandera, presidente AVO (associazione volontari ospedalieri).

L’annuncio è stato fatto dal sindaco Attilio Fontana, dall’Assessore a famiglia e persona Enrico Angelini : «Io credo sia un bella idea per Varese aver partecipato a questa iniziativa, perché la città è molto avanti nel settore. Certo non sarà facilissimo ma questa candidatura metterà in rilievo la grande sinergia tra pubblico e privato creatasi in questi anni e che potrà far giocare delle buone carte alla nostra Varese» commenta il primo cittadino. Infatti lo stesso comune conta ben 134 associazioni di volontariato che riguardano solo l’area socio-assistenziale, oltre al centinaio che si riferiscono alla promozione socio-culturale.

A concorrere a parte Varese, saranno le città di Belfast, Bruges, Cascais, Cagliari, Lucca, Londra, Edimburgo, Perm (Mosca), Roma, Sligo, Viterbo. La proclamazione è prevista per il 5 dicembre.

Enrico Angelini conferma che tra le ragioni principali che hanno spinto a fare questo passo ne spicca una in particolare: «Il volontariato è la più grande risorsa in termini umani presente nella nostra città. Sono ancora molte le cose da fare soprattutto per le persone più bisognose ma sarà possibile attuarle solo valorizzando questa grande qualità». Ambrogio Bandera è altrettanto propositivo:«Abbiamo presentato Varese e Varese ne esce bene. Speriamo di vincere al di là della competizione».

La commissione valutatrice prenderà in considerazione oltre che la qualità del volontariato locale, il riconoscimento e la valorizzazione dello stesso da parte dell’amministrazione. Ma anche la formazione dei volontari, l’esistenza di premi e riconoscimenti, le agevolazioni economiche e finanziarie. Il comune di Varese, per esempio, tutti gli anni predispone l’uscita di un bando aperto a tutte le realtà di volontariato con l’erogazione di € 50.000. Invece a favore dei progetti legati al bisogno sociale è l’assessorato ad erogare fondi per un valore di € 60.000. Mentre € 22.500 vengono concessi dalla legge 241/90. L’assessore Enrico Angelini spiega e conclude: «L’edizione dell’anno scorso è stata vinta da Barcellona, quella di quest’anno da Lisbona. Mi chiedono a cosa potrebbe portare la premiazione di Varese in questo ambito. Io penso condurrà sicuramente a una grande visibilità della nostra città a livello europeo e a un rapporto ancora più efficace tra le istituzioni e il mondo del volontariato».

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Pubblicato il 13 Ottobre 2015
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