Vergiatese, l’anno zero comincia dai giovani

Il vivaio guidato da Donato Caragnano riparte dal Progetto Herons e dalla nuova collaborazione con il Calcio Como

Figli di un gol minore - La Vergiatese calcio

GolMinoreDopo la retrocessione in Promozione della prima squadra, la stagione 2015/16 è quella dell’anno zero per la Vergiatese. Ma non c’è nessun investimento faronico all’orizzonte. Il club granata riparte da una completa ristrutturazione del settore giovanile, con un nuovo progetto che passa attraverso la collaborazione con il Calcio Como.

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Il nuovo responsabile dei baby calciatori è Donato Caragnano, tecnico con 20 anni di esperienza sui campi di molte società lombarde e già in passato dietro la scrivania granata. Gli piace definire la sua nuova avventura come quella di una “Vergiatese 2.0”. «Dobbiamo ripartire con una filosofia ben precisa – dice – e con un programma triennale finalizzato alla crescita del settore giovanile. Come prima cosa faremo richiesta per diventare una scuola calcio qualificata, visto che abbiamo già tutti i requisiti. Poi punteremo a diventare scuola calcio d’èlite». Per raggiungere questi obiettivi Caragnano ha cominciato legandosi al Progetto Herons promosso dal Calcio Como, che renderà la Vergiatese il primo centro di formazione del Como in provincia di Varese.

«Si tratta di una collaborazione con il Como e la facoltà di Scienze motorie dell’Università dell’Insubria. Il Como cerca società affiliate in cui esportare i propri metodi di allenamento, attraverso il lavoro sul campo e l’istruzione tecnica calcistica». Grazie a questo progetto i tecnici della Vergiatese potranno partecipare a incontri periodici di approfondimento e aggiornamento sugli aspetti tecnico-tattici, preparazione atletica e preparazione dei portieri, ma anche su temi di interesse specifico di carattere medico, nutrizionale e psicologico. I ragazzi avranno la possibilità di ricevere inviti gratuiti per le partite del Como allo stadio Sinigaglia e di partecipare ai campi estivi residenziali e in località di villeggiatura con vantaggi e sconti dedicati alle sociètà affiliate.

Un percorso che darà nuovo impulso al settore giovanile della Vergiatese. Le basi ci sono già. «Abbiamo tutte le categorie e in totale circa 250 ragazzi – dice Caragnano – le squadre fanno tutte i provinciali, solo gli Juniores sono nei regionali fascia B. E’ una società di grande tradizione, dove si può lavorare bene. Per quanto riguarda le strutture abbiamo due campi a 11, uno a 9, uno a 7, uno a 5 e anche uno per i 3 contro 3. Possiamo contare anche su Mornago, dove gestiamo il centro sportivo insieme al Mornago Calcio che gioca in Terza categoria. Lì abbiamo un campo a 11, uno da 8 per gli allenamenti e uno a 5 in sintetico».
Con un progetto di ampio respiro non si pretendono subito vittorie. «La nostra filosofia ci impone di rispettare i bambini, senza farli giocare con l’ansia dei risultati. Quelli si iniziano a guardare dall’attività agonistica ma senza esagerare. L’importante è fissare degli obiettivi e raggiungerli».

Figli di un gol minore - La Vergiatese calcio

Senza perdere di vista la prima squadra. La Vergiatese ha toccato il punto più alto nel 1973 con la partecipazione al campionato Interregionale e negli ultimi 10 anni ha conquistato 4 promozioni arrivando in Eccellenza, dove è rimasta fino alla retrocessione dell’anno scorso. «Ora puntiamo a fare bene in Promozione – dice il presidente Mario Esposito – abbiamo una squadra in grado di competere per le prime posizioni. Ma vogliamo soprattutto valorizzare i nostri talenti. Negli ultimi anni tre anni dieci ragazzi del nostro settore giovanile sono arrivati a giocare in prima squadra e vogliamo continuare su questa strada».

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Pubblicato il 20 Ottobre 2015
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