“Zia aiutami”, ma è un truffatore, arrestato ventiquattrenne

L’uomo accusato di aver raggirato due anziane classe 1924 cui sono stati sottratti circa 7 mila e 8 mila euro ciascuna oltre ai gioielli

Fa finta di telefonare mentre passeggia per strada.

Intanto con la coda dell’occhio tiene “sotto tiro” la sua vittima: una donna di oltre novant’anni che da lì a poco gli consegnerà contanti e preziosi.

Tutto giocato sulla presunta parentela e soprattutto sullo stato di confusione che lui, 24 anni, di origini polacche, è in grado di creare nella mente di un’anziana.

Due le vittime, della stessa età, milanesi, che l’uomo finito in manette aveva raggirato per poi entrare in azione.

L’arresto da parte dei ghisa meneghini, avvenuto grazie alla collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Novara, si riferisce in particolare a due truffe commesse contro E.G. e L.G. (entrambe nate nel 1924) cui sono stati sottratti circa 7 mila e 8 mila euro ciascuna oltre ai gioielli. Ulteriori indagini sono in corso per individuare i complici dell’uomo.

L’attività investigativa svolta del Pool Antitruffe della polizia locale di Milano, partendo dalle denunce e dalle testimonianze raccolte, suffragate da pedinamenti, dall’acquisizione di dati telefonici e dalle immagini estratte dalle telecamere di video-sorveglianza, ha consentito di ricostruire perfettamente la dinamica dell’azione criminale.

Di fronte all’evidenza Manuel Bobovicz ha reso piena confessione dei due episodi contestatigli e il Tribunale del Riesame in data 14 ottobre 2015 ha confermato la misura di custodia cautelare in carcere. A dare esecuzione alla misura di custodia cautelare in carcere richiesta dal Pubblico Ministero coordinatore dell’indagine, Giancarla Serafini, disposta dal GIP Cristina Di Censo.

“Grazie alle denunce delle due vittime abbiamo potuto arrivare al responsabile finale delle truffe. Il sistema è collaudato e usato ripetutamente perché sempre efficace: gli anziani vengono contattati telefonicamente da utenze estere utilizzate da persone che si spacciano generalmente per nipoti dell’anziano, camuffano la voce e descrivono problemi di varia natura per i quali necessitano di un urgente, improrogabile e consistente prestito di denaro e preziosi. Le scuse più frequenti consistono per esempio nella necessità di pagare la controparte nel caso di un incidente stradale, del notaio per l’acquisto di un’immobile, le rate arretrate di un mutuo oppure l’acquistare un’auto o un appartamento in un asta giudiziaria” dichiara Tullio Mastrangelo comandante della Polizia locale.

Una volta adescata telefonicamente la possibile vittima, il falso parente subissa con numerose e incessanti telefonate l’anziano, al quale riferisce che per varie ragioni non può essere lui la persona che si recherà a ritirare il denaro e i preziosi, motivo per il quale provvederà a inviargli, presso la sua abitazione o altri luoghi concordati, una persona di sua fiducia.

Dalle numerose denunce raccolte e coordinate dal Pool emerge in forme drammaticamente chiare lo stato di assoluta agitazione e confusione che i malviventi riescono a ingenerare nelle sfortunate vittime, le quali si vedono investite moralmente del dovere di risolvere le impellenti e urgenti necessità che vedrebbero coinvolti i giovani familiari, motivo per il quale aderiscono a queste richieste consegnando infine ai delinquenti i preziosi e il denaro in loro possesso, spesso prelevandolo in banca a tale scopo.

Quindi per favorire la prevenzione di questa grave tipologia di criminalità e l’emersione di altri episodi analoghi, è auspicabile la massima diffusione della notizia e della foto del soggetto arrestato, probabilmente con la stessa tecnica sul territorio milanese sono stati commessi nei confronti di persone anziane numerosi reati simili.

Qualora il soggetto fosse riconosciuto, sarà possibile procedere all’immediata segnalazione contattando telefonicamente il Pool Antitruffe della Procura di Milano al numero 02.54332025 oppure 02.54332703.

Il consiglio più importante è quello di non vergognarsi mai di fare denuncia o segnalare telefonate e richieste strane. Abbiamo organizzato una ventina di incontri nei centri anziani e abbiamo già incontrato oltre 800 persone, vogliamo sensibilizzare e informare le persone sole o più vulnerabili su un reato odioso come la truffa” dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Coesione sociale.
E’ anche possibile fare segnalazioni o denunce al numero dedicato agli anziani della Polizia Locale operativa 24 ore su 24 tutti i giorni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Ottobre 2015
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