Calzaturificio Borri, sotto il parco “spunta” un parcheggio

Nel piano di recupero dell'area prevista la realizzazione di un autosilo di almeno 3.000 metri quadri sotto il parco del calzaturificio. Ma la superficie potrebbe anche aumentare

calzaturificio borri

Al momento è tutto sulla carta, tanta carta. Nel voluminoso dossier denominato “piano di recupero per l’ex Calzaturificio Borri” viene tratteggiato un processo in tre fasi per recuperare lo storico edificio che sorge nel cuore della città, oggi in totale stato di abbandono. Ed è sfogliando quelle pagine che si scopre come –proprio nei giorni in cui si dice addio all’autosilo in piazza Vittorio Emanuelesi apre la strada per un nuovo parcheggio interrato.

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Calzaturificio Borri: degrado e abbandono 4 di 35

Il progetto prevede infatti, una volta completato il recupero del calzaturificio, la “realizzazione di parcheggi pubblici interrati, con uno o più accessi da via Pisacane, dimensionati in una quantità sufficiente a soddisfare il fabbisogno indotto dalle attività che verranno ospitate dal nuovo edificio pubblico, oltre che alla sostituzione di quelli esistenti a raso all’interno dell’area e di quelli esistenti lungo via Pisacane”.

L’area individuata per accogliere il nuovo parcheggio è quella del parco da quasi 4.000 metri quadri alle spalle dell’edificio principale, già oggi convertita di fatto a parcheggio per i dipendenti comunali. Lì si prevede la realizzazione di un multipiano da 3.000 metri quadri per un totale di 120/140 auto, ma la superficie potrebbe anche aumentare dal momento che viene subordinata “alle caratteristiche ed alle necessità della funzione pubblica che verrà prevista“.

E non è da escludere che quella richiesta possa essere decisamente superiore. L’area del Borri è stata infatti inserita tra quelle nelle quali potrà essere insediata una struttura di vendita da 2.500 metri quadri. Questa possibilità dovrebbe riguardare solo la parte privata dell’area, il secondo edificio della vecchia fabbrica che si affaccia su via Pisacane e che fino a qualche tempo fa ha ospitato un’autosalone. Per quell’area vengono abbozzate una serie di possibilità di recupero legate ai settori del commercio e dell’esposizione, dei servizi alla persona e del terziario a cui si aggiunge anche la possibilità di insediare destinazioni residenziali. Tutte attività che richiedono parcheggi. E tanti.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Novembre 2015
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