Capelloni sblocca, il Varese dilaga e va in fuga

É ancora presto per parlare di scacco matto al campionato, ma è già il momento di usare il termine “fuga” per il Varese che oggi ha battuto nettamente il Saronno (3-0) e portato a sei le lunghezze di vantaggio su Arconatese e Ardor Lazzate con la prima fermata dal Legnano (1-1) e la seconda addirittura caduta in casa (0-1) con il Tradate. Il tutto sotto gli occhi di un nume tutelare come Leo Neto Pereira, tornato nel suo stadio per tifare la nuova ondata biancorossa e circondato dall’amore e dai cori dei tifosi.

Il Varese dunque non ha tradito e, nonostante ci abbia messo parecchio per sbloccare il risutato, ha pienamente meritato i tre punti contro un Saronno che ha altri obiettivi e altre partite da vincere, ma che ha provato a tenere il pareggio il più a lungo possibile riuscendo nell’intento per oltre un’ora. A girare il match è stata una punizione magistrale (foto in basso) di Capelloni, oggi superlativo, il primo a concretizzare una serie di attacchi, di occasioni mancate per poco, di calci d’angolo tutti nel nome del Varese.

Segnato l’1-0 e sfiorato il raddoppio ancora con il regista, il Varese ha potuto dilagare un po’ per l’espulsione di Balzaretti, un po’ perché dopo avere rotto l’argine quello biancorosso è diventato un fiume in piena. Di Lercara (foto in alto) e Marrazzo (anche per loro reti meritate) le altre due marcature con il Saronno a fare da spettatore mentre dagli altri campi arrivavano notizie positive. Nel finale spazio anche per Ignacio Pià: con il suo innesto Melosi avrà anche l’imbarazzo della scelta, ma questo è il classico problema che ogni allenatore vorrebbe avere. Soprattutto con 6 punti di vantaggio in classifica dopo appena nove giornate.

LA PARTITA – Sono tutti colorati di biancorosso i primi 20′ della partita: la squadra di Melosi gioca bene, mostra intesa tra gli attaccanti e arriva almeno tre volte vicino al gol con due diagonali di Giovio e Marrazzo e con un cross del bomber campano sul quale Lercara non riesce a deviare con forza in porta. Con il passare dei minuti però la spinta del Varese diminuisce, anche perché gli ospiti si difendono con tutti gli effettivi o quasi e rinunciano ad attaccare. Così le uniche note arrivano dalle punizioni, ben battute ma alte, di Capelloni e Moro sul fronte biancoazzurro.
L’azione migliore arriva al 35′: Marrazzo approfitta di un salto a vuoto di Serao, riceve in area e gira in porta di destro trovando però una grande risposta di Seitaj. Prima dell’intervallo pure un brivido: Viscomi cincischia con Babatunde nei pressi ma Bordin in uscita ci mette una pezza.

Che il Varese voglia vincere a ogni costo lo si capisce nei primi minuti della ripresa in cui i biancorossi collezionano ben 4 corner in pochi istanti. Nulla di fatto a livello realizzativo, ma la pressione sulla difesa amaretta è sempre maggiore. Al 6′ Marrazzo si divora il vantaggio in tap-in dopo una parata di Seitaj su Cavalcante, subentrato all’acciaccato Giovio. E si teme che ci sia qualche maledizione perché al 14′ – cross dello stesso Cavalcante – non bastano le scivolate di Lercara e Becchio per spingere la palla in porta. Ci pensa allora Capelloni (17′) con una punizione alla Platini che vanifica il volo d’angelo del portiere e regala l’1-0. Il Varese prova a raddoppiare con Viscomi di testa che sfiora il palo e ancora con Capelloni su punizione che il palo lo colpisce dopo deviazione di Seitaj.
Ma quando Balzaretti, saltato da Cavalcante, si prende il secondo cartellino giallo, le ultime resistenze del Saronno crollano. Prima (31′) tocca a Lercara raddoppiare di testa su azione che coinvolge Zazzi e Becchio, poi è il momento di Marrazzo (prova con grandi spunti e un paio di erroracci per lui) che da pochi passi infila in rete su cross dello scatenato Cavalcante. Alla fine si vede anche Pià: per lui un paio di belle accelerazioni e il bentornato in campo. Tornerà senz’altro utile più avanti, per quest’oggi tre gol bastano e avanzano.

IL MIGLIORE – Geometrie palla al piede, suggerimenti da calcio piazzato, capolavoro su punizione e replica negata solo dal portiere e dal palo in combutta tra loro. Daniele Capelloni è l’uomo in più di questa partita e raccoglie un premio speciale: il riconoscimento di MVP offerto dallo sponsor Life e soprattutto consegnato da Neto Pereira. Uno che da queste parti, è stato il migliore in assoluto tante volte.

I VOTI – Bordin 6,5; Luoni 6, Gheller 6, Viscomi 6, Azzolin 6,5; Becchio 6,5, Capelloni 8, (Piccinotti 6), Zazzi 6,5, Lercara 7; Giovio 6 (Cavalcante 7), Marrazzo 7 (Pià 6)