Città virtuali e cittadini reali: la sfida è la comunicazione

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, la docente dell'università Statale di Milano De Cindio e il presidente della Lombarda Perucchini si sono confrontati sul tema delle smart city e delle sfide comunicative

Smart city

Nelle Smart cities i cittadini sono reali: metterli in relazione é il compito di un professionista.

A Glocal15 il sindaco di Bergamo Giorgio Gori si è confrontato sul tema della pianificazione delle città in uno spazio aumentato. Insieme a lui la docente dell’Università di Milano Fiorella De Cindio e il presidente della Lombarda Paolo Perucchinu.

L’immagine di apertura è quella che racconta la strage di Parigi. Un video che utilizza Google Earth per evidenziare i punti del terrore. Da questa narrazione virtuale, il moderatore Michele Mezza prende lo spunto per la sua richiesta di definizione delle città future, tecnologiche, connesse e “aumentate”.

« La sfida del futuro va amministrata e non imposta – ha commentato Il sindaco di Bergamo – preferisco parlare di Governo del territorio piuttosto che di piano regolatore. Dovremo costruire situazioni che assecondino e armonizzino processi naturali. Ormai i fruitori di comunicazione sono diventati anche produttori di comunicazione».

Un salto qualitativo che mette pressione sui livelli amministrativi: « Gli spazi dilatati sono ormai realtà – ha commentato la docente dell’Università statale di Milano Fiorella De Cindio – Ma non dimentichiamo che negli spazi digitali si muovono persone reali che sono anche utenti virtuali. La realtà è complessa e interconnessa e richiede nuove professionalità».

Un tema molto caro al presidente della Lombarda, il sindacato dei giornalisti Paolo Perucchini alle prese con una crisi di identità della figura del redattore che si è complicata e amplificata ma che non regge più il livello economico riconosciuto dal contratto: « Come sindacato stiamo cercando di affrontare il livello di tutela del lavoro per chi si muove in questi campi senza veder riconoscere la propria professionalità. Gli enti pubblici hanno un ruolo importante nella promozione di nuovi lavori di comunicazione».

Un’esortazione che, però, torna a stridere con le condizioni economiche dei soggetti chiamati a investire nel comparto della comunicazione: « Oggi abbiamo un’unica figura che fa tutto – ha spiegato Gori – che si occupa di ogni aspetto facendo salti mortali. È importante, però, il contatto diretto, il flusso di notizie che circolano tra noi e i cittadini dandoci la possibilità di migliorarci».

E proprio sull’interconnessione che la docente universitaria pone l’accento come nuova frontiera da raggiungere: « Coltiviamo, innaffiamo queste connessioni ma in modo governato perchè queste sono potentissimi strumenti di democrazia che hanno bisogno di professionalità. Mi sembra una pazzia abbandonare a chiunque, soprattutto provider stranieri, la gestione di questi nostri contenuti».

Digitalizzazione, cablaggio, big data e interconnettività: sono le sfide della città smart dove fruitori e informatori sono interconnessi e vogliono avere risposte immediate e dettagliate: « Ci sono piattaforme allo studio che creano spazi digitali di informazione – ha chiarito la professoressa Di Cindio – l’importanza è includere,  moderando e gestendo, ma rispondendo, offrendo le informazioni richieste rendendo fruibili le banche dati spesso oscure».

Il futuro è vicino e la risposta diretta dei cittadini sarà la conclusione di un’esigenza da sempre presente nella collettività: spazi digitali per parlare di rapporti reali in un clima di democrazia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2015
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