Dal “nail design” al canto, la vincitrice è Laura Zorzan

Ragazza eclettica e versatile, abituata a vincere nella vita: campionessa italiana di nail design ha vinto l'ultima edizione del Festival dei Talenti. “Ciò che è artistico è nelle mie corde”

Laura Zorzan, una ragazza vincente

Ha tra le mani qualche boccetta colorata di smalto in gel per unghie e un sorriso gigante sulle labbra. Laura Zorzan, è la vincitrice del Festival dei talenti 2015 che con la sua voce un po’ rock un po’ soul è riuscita a conquistare il grande pubblico dell’Apollonio di Varese sulle note di “Sei l’unico pensiero”. Un pezzo inedito che le ha permesso di afferrare la sua vittoria. Laura una ragazza versatile, abituata a vincere nella vita: è campionessa italiana in nail design.
Nel tempo ho imparato a capire che tutto ciò che è artistico mi piace molto.

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Laura Zorzan la cantante campionessa di nail design 4 di 13

Partiamo dal principio Laura. Quando ti sei accorta delle tue doti canore?
Il mio sogno sin da bambina era quello di fare la cantante. Le prime canticchiatine le ho fatte da bimba, dopodiché sono cresciuta e mi sono accorta di essere sempre più intonata. Dunque attorno ai 18 anni mi sono avvicinata allo studio vero e proprio della musica: il percorso Lizard di Gavirate è stata la prima tappa che mi ha vista, in un secondo momento, insegnare all’interno della stessa accademia. E come tutte le passioni ci sono momenti in cui ci si può dedicare di più altri meno: sono un paio d’anni che ho cominciato a reinserire seriamente la musica nella mia vita. Mi è capitata l’occasione di partecipare al Festival dei Talenti e mi sono detta perché no, e questo “perché no” mi ha portato a vincere.

Cosa ti ha spinto a prendere parte al contest musicale con un pezzo inedito e non con una cover?
Ho scelto un brano inedito perché avevo voglia di mettermi in discussione come artista e non come interprete: nella cover esce l’interprete che c’è in te mentre nell’inedito viene fuori l’artista. In realtà in quel periodo stavo registrando un pezzo in inglese – io canto prevalentemente in lingua inglese – e degli amici mi hanno detto perchè non partecipi al Festival dei Talenti? Tuttavia leggendo il regolamento abbiamo capito che non si poteva concorrere con un inedito in lingua inglese. Da qui la proposta di assegnarmi una rosa di pezzi in italiano che potessero essere nelle mie corde, tra cui“Sei l’unico pensiero”. Via via che lo cantavo lo sentivo sempre più mio, nonostante inizialmente fosse strano per me cantare in italiano. E devo dire che nonostante qualche titubanza iniziale quel pezzo me lo sono letteralmente cucito addosso.

Parliamo del tuo look. Di primo acchito sembrava volessi ispirarti a Malika Ayane.
Non era mia intenzione ispirarmi a Malika sebbene l’apprezzi molto artisticamente parlando. Volevo invece che il look mi rappresentasse. Malgrado la mia canzone fosse molto introspettiva ho scelto paradossalmente uno stile opposto, quasi frivolo, ma non banale. Perché? Perché la mia indole è questa. Di solito vesto total black ma amo saper osare giocando con accessori, tessuti e forme; questa volta ho voluto spezzare la monotonia del nero. D’altronde a teatro un po’ te l’aspetti che una persona vesta di nero.

Cosa vuol dire per te cantare?
Cantare vuol dire trasmettere quello che sento, vuol dire emozionarmi ed emozionare. Il canto non è solo tecnica: molto più accattivante una voce imperfetta ma che colpisce nel segno. E poi oltre che cantare devi saper essere anche un po’ attore una volta “solcato” il palcoscenico.

Ti saresti mai aspettata di vincere?
In realtà no anche se ci speravo. All’interno del contest c’erano cantanti oltre che bravi anche molto giovani che si sarebbero meritati il podio. Temevo che, come metro di giudizio, la giuria tenesse conto soprattutto dell’età, e devo dire, con mia grande soddisfazione, che non è stato così.

Ma Laura è anche altro. Sei campionessa italiana di nail design. Com’ è nata la scelta di scostarti dalla musica per intraprendere questa nuova avventura?
Avevo bisogno di arrotondare. Da troppo tempo i miei lavori erano part-time, quindi ho deciso di frequentare un corso di nail design da Noemi Nails, il mio attuale posto di lavoro: mi sono appassionata così tanto che ho voluto diventasse la mia professione.

Mi sembra di aver capito che tu abbia bruciato un po’ le tappe!
In effetti si. Ora sono ormai tre anni che lavoro da Noemi, la mia titolare, e la prima gara l’ho fatta a distanza di un anno e mezzo dal corso base. I campionati di Nail Olympic di Londra mi hanno permesso di aggiudicarmi il primo posto nella categoria starter gel-tip.

Altri piazzamenti?
L’anno successivo ho ottenuto un primo posto ai campionati italiani di Milano di nail design. Questa sfida mi ha qualificato per i campionati europei di Monaco in cui però non ho fatto nessun piazzamento.

Insomma nata per gareggiare e soprattutto per vincere!
In un certo senso si: la gara non mi crea tensione anzi dicono che quando gareggio arrivo al top delle mie potenzialità.

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Pubblicato il 25 Novembre 2015
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