“Fermate il gioco d’azzardo” l’associazione AND manifesta a Roma

L'associaizone che dal 2003 combatte contro ogni forma di gioco d'azzardo, ha portato il suo messaggio al Ministero dell'Economia e al Parlamento

AND a Roma

Il gioco d’azzardo continua a costituire una minaccia. La denuncia è stata sollevata dall’associazione AND Azzardo e Nuove dipendenze: «Nonostante la soglia di attenzione sui danni derivanti dalla penetrazione capillare dell’azzardo di Stato specialmente negli ultimi tempi sia apparentemente cresciuta, e nonostante taluni affermino che sia in atto una lenta inversione di tendenza parlamentare sul tema “azzardo” (alimentata da sacche governative che avviano riflessioni anti azzardo o proposte di legge restrittive) la situazione rimane del tutto differente. Non solo vi è una sostanziale stagnazione dell’offerta di azzardo lecito nei territori, ma anzi ciò che viene proclamato come successo la “riduzione” del rinnovo delle concessioni in scadenza da 22mila a 15mila in realtà nasconde la stabilizzazione di 15mila punti per scommettere. Punti questi che per ben 9 anni non potranno più essere cancellati dal territorio, perché a gennaio 2016, grazie al Governo in carica, verrà loro rinnovata l’autorizzazione ad esercitare fino al 2025».

Per denunciare questa situazione insostenibile, una delegazione dell’Associazione il 28 ottobre scorso si è recata a Roma e, dopo avere partecipato all’udienza di Papa Francesco in Piazza San Pietro, ha manifestato davanti ai luoghi sensibili deputati alle scelte sull’azzardo: il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in via XX Settembre, ed il Parlamento, in Piazza Montecitorio.

Un messaggio chiaro quello di AND (mutuato da uno slogan creato qualche anno fa dagli studenti del Liceo Curie di Tradate): “Te lo dice anche Bergoglio. Non giocarti il portafoglio”. 

«Un messaggio inviato direttamente ai nostri politici per rammentare loro che il progetto per la rinascita e ripresa economica del nostro Paese non può passare attraverso la diffusione dell’azzardo tra la popolazione – si legge nel comunicato – Perché l’azzardo non crea valore, ma trasferisce solo denaro drenandolo dalle famiglie già provate dalla crisi economica. Perché l’azzardo porta malessere e non benessere. Perché giocare d’azzardo è una scommessa perdente, non solo per il milione di famiglie colpite ma anche per il nostro Paese. E perché come dice il matematico Ennio Peres, solo se non giochi, non perdi. Dal 2003 in avanti purtroppo l’Italia ha già azzardato abbastanza. Adesso, basta azzardo».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Novembre 2015
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