La Openjobmetis si scuote in coppa ed espugna Ostenda

Bella vittoria della squadra di Moretti sul campo dei belgi, capilista del girone: una serie di triple nel finale completa una partita in cui Varese ha comandato fin dall'inizio (79-85)

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Questa volta, solo complimenti: la Openjobmetis sfodera una prova di carattere e vince la partita sulla carta più complicata di questa prima fase di Fiba Europe Cup. I biancorossi passano 79-85 sul campo di Ostenda, capolista e testa di serie del girone che in stagione aveva perso una sola volta tra campionato e coppa, mai tra l’altro alla Sleuyter Arena.

Varese, priva di Ukic (rimasto a casa per svolgere lavoro differenziato con il preparatore Armenise: con Bologna ci sarà), comanda la partita dall’inizio alla fine e ha il merito di vincerla proprio nel momento più difficile, quando cioé la Telenet trova gli unici pareggio (69-69; 71-71) e anzi, fallisce un paio di volte il tiro del sorpasso. A quel punto la Openjobmetis carica l’artiglieria e infila una serie di triple clamorosa: Faye, Galloway (da 8 metri al 23° secondo), Campani e Kuksiks spaccano la partita dall’arco completando una prova balistica già positiva. Alla fine sarà del 52% la percentuale dall’arco della squadra di Moretti che ha completato una serata in cui l’attacco è stato a lungo fluido e ficcante.

Migliore in campo Ramon Galloway, al netto di un paio di dabbenaggini nel finale (Varese ha rischiato qualcosina negli ultimi secondi, prima del ciuff definitivo di Campani): l’americano sta crescendo e a differenza di altre volte è stato autore anche di una discreta regia, senz’altro migliore di quello di Wayns, ancora alterno. Poi Moretti ha avuto un ottimo Kuksik e un contorno concreto con Cavaliero, Faye e lo stesso Campani; meno incisivo Davies mentre Thompson è stato un’altra volta inconsistente. Che sia lui il prossimo a rischiare il posto? Nell’altra partita del girone intanto, gli svedesi di Soedertaelje hanno battuto in trasferta e in rimonta gli ungheresi del Falco: vincere tra sette giorni a Szombathely è necessario per Varese che poi chiuderà in casa con i Kings. La qualificazione è ancora da conquistare, ma la vittoria di stasera (la differenza canestri è a favore su Ostenda) potrebbe ancora essere utile per il primo posto del girone. E per questa volta, fare meglio era impossibile.

PALLA A DUE – Solito pubblico da Fiba Europe Cup anche a Ostenda dove non c’è di certo la folla delle grandi occasioni. Sugli spalti si vedono – e si sentono bene – anche i gruppetti di sostenitori arrivati da Varese (ultras e non) che alla fine saranno ben ripagati. Moretti non ha Ukic e Varanauskas e alterna in regia Galloway e Wayns con il supporto di Cavaliero. Gjergja invece non ha a disposizione l’ex orlandino Archie ma vanta ugualmente una panchina piuttosto lunga.

LA PARTITA – La Varese svogliata di Soedertaelje e sbandata di Trento resta nel dimenticatoio: la Openjobmetis stavolta ha un altro piglio, colpisce subito dall’arco con tiri ben costruiti e aggiunge qualche canestro da dentro l’area. Il risultato è un primo quarto lussoso in attacco, da 31 punti segnati, mentre in difesa pur non brillando si regge l’urto (22-31 al 10′).
Varese resta sempre avanti anche nel secondo periodo (e pure in quelli dopo) e ha il merito di non dare punti di riferimento a Ostenda perché tra i biancorossi segnano praticamente tutti. Qualche preoccupazione non manca, perché Campani arriva presto a 4 falli (anche per questo Moretti giocherà a lungo a zona), Cavaliero si prende un tecnico e in generale l’arbitraggio pare molto casalingo; la Telenet però ne approfitta fino a un certo punto e i suoi errori dalla lunetta pesano sul 44-52 di metà gara.

Il terzo periodo ha andamento simile: ora Varese fa più fatica in attacco, e qui è bravo Galloway a lucrare qualche libero e aggiungere punti sul tabellone. Il divario resta a lungo tra le 6 e le 8 lunghezze ma nel finale Djordjevic porta i suoi a -2 prima e a -1 poi (60-61) ma Galloway, Wayns e Campani riallungano e la tripla sulla sirena di Gillet è “solo” il -4, 63-67.

IL FINALE – Ostenda però c’è, sente il profumo di riaggancio anche se non riesce a operarlo subito. Anzi, Varese resta avanti ancora per circa 4′ pur segnando appena due liberi col solito Galloway. Poi è pareggio con tripla di Gibson prima (a 69) e con Marnegrave poi (a 71). Ma quando il sorpasso pare cosa fatta Varese si scatena dall’arco: dopo due liberi di Wayns arrivano quattro bombe in successione, senza errori nel mezzo, che valgono il verdetto finale. Poi, giusto per complicarsi la vita, la Openjobmetis buttavia due palloni e subisce 8 punti rapidi ma il break è abbastanza solido e il jump di Campani chiude i conti: 79-85. In Belgio si sente “Varese! Varese!” ed è davvero giusto così.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Novembre 2015
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