Moretti: “Troppo tardi”. Ukic e Davies dietro la lavagna

Il coach ammette: "Vinto chi ha giocato meglio". Cavaliero: "Ko duro per il cammino in coppa". Voti: solo Galloway e Kuksiks sopra la sufficienza

Openjobmetis Varese - Manital Torino 92-78

L’incipit di Paolo Moretti negli spogliatoi del palasport di Soedertaelje, ahinoi, ricorda certi dopo partita dei tempi di Frates: «Per prima cosa voglio fare i complimenti ai Kings» dice il tecnico toscano dopo aver incassato la sconfitta esterna in Fiba Europe Cup.

«Oggi purtroppo abbiamo iniziato a giocare troppo tardi, dal secondo quarto quando abbiamo provato a rientrare in partita, ma quando hai di fronte un avversario in grande fiducia, recuperare è davvero difficile». L’ammissione finale rende onore a Moretti: «Negli ultimi minuti poteva succedere di tutto ma la vittoria è andata alla squadra che stasera ha giocato meglio».
Simile la versione del capitano biancorsso, Daniele Cavaliero: «Una sconfitta dura in una partita importante per il nostro cammino. Siamo partiti davvero male e i Kings hanno impresso il proprio ritmo alla gara, poi siamo stati bravi a riaprirla e a tornare a contatto. Però nel finale abbiamo sbagliato un paio di tiri e così non siamo riusciti a girare la partita. Ora torniamo in Italia e iniziamo subito a pensare a Trento».

Cavaliero nega che la squadra abbia sottovalutato gli avversari: «Abbiamo iniziato a preparare la partita subito dopo Torino, sapevamo di trovare una squadra capace e di talento ma non è bastato».

Openjobmetis Varese - Telenet Ostenda 79-83

P A G E L L E

DAVIES 4,5 – In relazione al talento, pareggia con Ukic la gara a chi fa peggio. Buco totale in difesa per tanti minuti (non a caso, quando si sveglia Varese ne beneficia parecchio), anche in attacco va a strappetti: una cosa bella, una brutta, un pasticcio. Con quei fondamentali potrebbe fare molto di più.

FAYE 5 – Penelope nera: prima la riapre con un triplone clamoroso, poi butta via tutto sbagliando l’avvitamento da due metri. In precedenza è tra i “martiri di Czerapowicz” ma mette anche in campo una discreta grinta.

UKIC 4,5 – Cifre che per un Varanauskas sarebbero anche positive, non però per Ukic che straperde il derby spalatino con Bizaca (ok, ruoli completamente diversi) e gioca a lungo più a nascondino che a basket. Nel finale due spunti buoni ma anche un paio di errori vitali.

MOLINARO 5 – Volenteroso ma tenero, eppure è uno che sa essere esplosivo nei pressi del canestro.

CAVALIERO 5,5 – Tra i meno peggio, ma nel naufragio di inizio film c’è anche lui e tutto sommato non fa molto per far cambiare il vento. Almeno ci mette gambe e fiato.

CAMPANI 5,5 – Mah. Un po’ fuscello, un po’ spina perché alla fine qualche suo canestro arriva. Manca in continuità e anche in rabbia, forse per quello che nonostante tutto Moretti si affida al più feroce (Faye) e al più talentuoso (Davies) per provare a vincerla, anche se i due non è che brillino granché.

KUKSIKS 6,5 – L’ultimo arrivato finisce in quintetto e pare l’unico capace di produrre qualcosa di buono, almeno in attacco. Ha sapienza cestistica e prova a metterla a disposizione della squadra pur commettendo due errori pesanti: una persa sotto canestro sul primo tentativo di rimonta, la tripla del sorpasso sul ferro.

THOMPSON 4,5 – Tre passi avanti, uno indietro per umiltà (che però da solo eguaglia i primi…) Impalpabile come in altre occasioni: Kuksik gli ha forse già rubato il posto.

GALLOWAY 6,5 – Continua a non convicerci quel suo modo di interpretare il gioco ma per carità, in Svezia è davvero l’ultimo dei problemi perché quando capisce come attaccare la difesa riesce spesso a compiere la missione.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Novembre 2015
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