Openjobmetis, stavolta è una vittoria in carrozza

Serata sul velluto, per una volta, in casa Openjobmetis: i biancorossi di Paolo Moretti girano intorno al problema per un quarto d’ora e poi lo risolvono, schiacciando sull’acceleratore e battendo i magiari del Falco Szombathely con un netto 94-71. Difficile dire se anche questa vittoria fa parte del percorso di crescita di Varese, perché i campioni ungheresi sono un test probante fino a un certo punto; detto questo però vincere – e vincere di tanto – non può che fare bene a un gruppo che nel primo mese di partite ufficiali ha davvero faticato molto.

I primi due punti in Fiba Europe Cup (attenzione: Ostenda ha rischiato di perdere in casa con gli svedesi del Soedertaelje) finiscono in tasca di Varese dopo una partita in cui il reparto esterni ha dovuto nuovamente fare gli straordinari. La classe olimpica di Ukic però, mette tranquillità a tutto l’ambiente: il croato chiude un’altra prova vicina alla perfezione (6/7 al tiro, 10 assist, +26 di plus/minus) e favorisce la crescita dei compagni. Particolare la prestazione di Davies, inguardabile per 20′ e poi devastante quando ha capito (gli hanno fatto capire) che non poteva proseguire così.

Bilancio dunque positivo in vista di una partita importante come quella di domenica, in casa contro la Manital Torino. Moretti ha potuto dare i giusti tempi di fatica e di riposo ai suoi uomini chiave (anche grazie al buon impatto della panchina) e tenere alta la concentrazione in vista del campionato, quel che in definitiva si chiedeva alla Fiba Europe Cup. Intanto sarà tesserato Kuksiks e l’impressione è che questa sia stata l’ultima recita di Shepherd, di nuovo senza spunti.

QUI MASNAGO – Scenario “da amichevole” e neppure di lusso sugli spalti del PalaWhirlpool dove solo poche centinaia di persone (qualcuna in più, però, rispetto a sette giorni fa) siedono per assistere alla seconda partita di Coppa. Un drappello di tifosi ungheresi dà un tocco di colore alla “gabbia” mentre in Curva Nord si prova ugualmente a far sentire un po’ di calore.
Moretti non ha a disposizione Varanauskas, seduto in parterre e va con gli stessi uomini che hanno vinto a Capo d’Orlando. In panchina c’è ancora Galloway che resta però con la tuta.

LA PARTITA – Il primo periodo è di fioretto: ospiti avanti con un paio di triple in avvio, poi ci pensa Ukic ad attivare l’attacco di Varese. I biancorossi sorpassano ma senza grande convinzione e così nel finale un’entrata di Rundles dà al Falco il vantaggio (16-17) perché il tiro da 15 metri di Ferrero è a tempo scaduto.
La spallata della Openjobmetis arriva nel secondo periodo e porta due firme, quelle di Campani che regala il primo break, e quella di Ukic che riporta Varese a +10 con qualche giocata di classe a ridosso della pausa lunga. Nel mezzo un paio di minuti horror con Davies protagonista negativo, e con Rundles a dettare le danze del controparrziale (41-31).
Lo scatto definitivo arriva dopo l’intervallo: Davies, evidentemente strigliato dopo i danni della prima metà, segna 9 punti in 2′ e propizia da solo l’allungo sino al ventello. Gli ospiti ci capiscono poco, e così Varese può affondare il colpo con Thompson a meritarsi qualche primo, timido, applauso (70-50 alla mezz’ora).

IL FINALE – Poco da segnalare nell’ultima frazione, se non la doppia cifra raggiunta da Ferrero e l’esordio ufficiale del ’96 Pietrini, ala scovata in Valle d’Aosta e aggiunta nell’estate 2014 alla famiglia biancorossa grazie a un camp per giovani. Bognar segna qualche punto a partita chiusa, Varese tiene le redini del punteggio e c’è spazio per i primi cori diretti a Paolo Moretti, nati in curva e sottoscritti dal resto del pubblico. Finale 94-71, senza alcun patema, e ogni tanto è bello anche così.