“Pazzi fanatici che bestemmiano l’Islam”

Lettera aperta dell'Associazione culturale islamica ai cittadini di Tradate: "Sorveglieremo contro ogni rischio di pericolose infiltrazioni"

Tradate centro islamico

Pazzi fanatici, che bestemmiano l’Islam, da condannare senza appello.

Così l’Associazione islamica di Tradate per la cultura e lo sviluppo sociale, in una lettera aperta ai cittadini tradatesi prende le distanze in modo inequivocabile dagli assassini di Parigi.

“Noi, Associazione Islamica di Tradate per la Cultura e Sviluppo Sociale, di fronte all’ennesimo atto di pura barbarie e assassinio compiuto ancora una volta nel nome di una religione che viene così bestemmiata, manifestiamo oggi al vostro fianco la nostra solidarietà alle vittime delle stragi di Parigi, condannandone senza appello gli autori e dissociandoci senza riserva dal loro operato”.

“Queste persone, che si professano musulmani, in realtà bestemmiano l’Islam, religione il cui nome significa “Pace”, e non ne sono parte – prosegue la lettera firmata da Abdelaziz Chair (nella foto), presidente dell’associazione – Anziché con loro, che ripudiamo come “fratelli”, noi musulmani di Tradate ci sentiamo piuttosto affratellati con i parigini e con i nostri concittadini italiani: persone fra le quali abbiamo scelto di vivere, a dispetto del diverso credo  religioso. Per garantire la possibilità di questa convivenza, ci ripromettiamo di sorvegliare, nell’interesse di tutti, che all’interno della nostra Associazione non avvengano pericolose infiltrazioni di pazzi fanatici, ai quali noi tutti intendiamo precludere l’accesso alle strutture associative, collaborando a tutti gli effetti e nella misura più ampia possibile con le forze dell’ordine per garantire che la loro attività di “intelligence” a protezione del cittadino e della civiltà si svolga nel modo più efficace”.

“Non è infatti sulla base della religione condivisa che si basa un rapporto di civile convivenza, ma su quella del dialogo, della collaborazione e dell’apertura mentale. cobnclude la lettera del Centro culturale islamico – E  soprattutto dell’accettazione, da parte di chi viene ad abitare in Europa, dei principi fondamentali della libertà di pensiero e della sua espressione, che impone a chi non è d’accordo con ciò che dice l’altro di affrontarlo con il pensiero e la parola. Non con le armi!”.

L’associazione, che all’indomani dei tragici fatti di Parigi aveva stilato una dichiarazione congiunta con l’Amministrazione comunale di Tradate, ha esposto sulla porta della propria sede la bandiera francese listata a lutto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Novembre 2015
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