Pizzaiolo egiziano: “Ho riaperto grazie alla Caritas”
Anis, 27 anni, ha subito l'incendio del locale in via Garibaldi a febbraio. Oggi è riuscito risollevarsi. Ecco chi l'ha aiutato, e chi no
Il pizzaiolo egiziano Atta Naguin Anis, 27 anni, ha riaperto il suo locale, dopo l’incendio subito lo scorso 24 febbraio. L’uomo ringrazia la Caritas che lo ha aiutato, mentre tira un po’ le orecchie alla Lega Nord che non gli ha dato un euro, nonostante avesse annunciato alla stampa che lo avrebbe sostenuto. Anche dal mondo democratico, delle associazioni e della sinistra, per la verità, non è arrivato alcun aiuto, ma in quel campo nessuno aveva annunciato pubblicamente una raccolta di fondi.
CHI L’HA AIUTATO
Oggi Atta Naguin Anis è un uomo felice. La pizzeria è diventata più bella di prima: «Ho avuto un prestito da 11mila euro, con cui ho acquistato gli arredi della cucina La Caritas di Varese mi ha fornito un microcredito di 7 mila euro, e li ringrazio di cuore. La Lega? Non li ho mai visti». (ll segretario cittadino Marco Pinti ci ha però spiegato che l’uomo non ha mai fornito una quantificazione dei danni alla sezione leghista e che per questo la raccolta fondi si è bloccata).
Il commerciante è stato assistito da una cooperativa, «Lotta contro l’emarginazione», che da anni collabora con la questura di Varese. In particolare, un’educatrice di strada che non compare mai nelle cronache, ma la cui storia un giorno andrebbe raccontata perchè esemplare di quella Varese che fa molto e parla poco.
In questo video raccontiamo la sua rinascita. Sono ancora in corso le indagini per individuare l’autore dell’incendio doloso. Il pizzaiolo è cristiano, e nel negozio aveva appeso un crocifisso. Una delle piste è che sia stato colpito per motivi religiosi. Ma intanto abbiamo scoperto che Anis è diventato un personaggio molto popolare nel quartiere, grazie alla sua simpatia. Gli altri esercenti gli stanno dando un consiglio in questi giorni: «Non parlare male dei musulmani, fatti i tuoi, e cerca di imparare meglio l’italiano».
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pare una storia brutta ma a lieto fine, quella di questo giovane pizzaiolo, che andrò a trovare quando passo in città, per un buon trancio di pizza.
gli consiglio però di essere meno cattivo con i leghisti: la Caritas gli ha dato un “microcredito” di 7mila€ ma da dove crede che arrivino quei soldi?
non sono certo soldi privati degli aderenti alla Caritas: anche quei leghisti a cui lui “tira le orecchie”, in fondo, lo hanno aiutato.