Processo alla suora, la difesa: “Contro di lei solo suggestioni”

Nel processo per abusi sessuali, stalking e violenza privata su Eva Sacconago concludono la parte civile, e i difensori della suora che hanno chiesto la piena assoluzione da tutti i reati

fabrizio busignani processo farè

Oltre 4 ore di arringa per smontare un pezzo alla volta le accuse a Mariangela Farè, a processo a Busto Arsizio per violenza sessuale, violenza privata e stalking nei confronti di Eva Sacconago, l’oratoriana di Sant’Edoardo suicidatasi nel giugno del 2011.

E’ stato il giorno degli avvocati Fabrizio Busignani e Raffaella Servidio nel processo ormai giunto alle battute conclusive e la cui sentenza è prevista per il 10 dicembre: «Siamo al termine di un processo in cui le suggestioni stanno giocando con i fatti – ha detto Busignani – secondo la giurisprudenza devono valere i fatti, l’accertamento degli stessi e la scientificità dell’accertamento».

Per il difensore dell’ex-religiosa Eva Sacconago non aveva alcun disturbo della personalità e il rapporto con la suora era consenziente e reciproco: «La consulenza dell’accusa descrive Eva Sacconago per quella che non era – ha proseguito il legale – tutti i testi ascoltati in quest’aula la definiscono una persona solare, inserita nel contesto dell’oratorio, capace di gestire l’organizzazione di numerose iniziative nell’ambito dell’oratorio che richiedevano capacità decisionali».

La figura tratteggiata dai difensori della ex-suora è completamente opposta a quella che l’accusa aveva definito scissa dal contesto dei coetanei perchè completamente assorbita dal rapporto morboso con la suora: «Ce la descrivono come una persona completamente succube della suora ma se si va a leggere bene questi diari, che sono stati definiti genuini dalla Cassazione, la suora ha una parte limitata nella sua vita».

Per Busignani non c’è la prova del bacio nel ’98 e l’unico elemento che comprova il rapporto di natura sessuale tra le due è il video che risale ad un periodo in cui Eva Sacconago è maggiorenne e consenziente: «Non c’è violenza in quel video, non c’è alcuna costrizione fisica, ci sono due persone che hanno un rapporto sessuale e basta». Per il difensore di Mariangela Farè, inoltre, è la stessa Eva a gestire il rapporto sentimentale con la suora «decidendo quando e come vederla, stoppandola quando lo ritiene necessario e arrivando al punto di troncare la relazione.

A Raffaella Servidio il compito di chiedere l’assoluzione anche dai reati di violenza privata e stalking: «La vicenda delle manette che la suora avrebbe usato in alcune occasioni non è supportata da prove certe e l’accusa si basa sul racconto che Eva avrebbe fatto a don Alessandro Bonura e a Monica Guanzini mentre per l’accusa di stalking il fatto non sussiste perchè è la stessa Eva a ritrattare la prima versione in cui aveva denunciato gli atti persecutori della suora».

In apertura di udienza ha concluso anche la parte civile, rappresentata dall’avvocato Tiberio Massironi che ha chiesto un risarcimento non inferiore a 500 mila euro per i genitori di Eva Sacconago, e il difensore della congregazione delle figlie Maria Ausiliatrice, avvocato Mario Zanchetti, che ha respinto ogni coinvolgimento delle consorelle di Mariangela Farè nella vicenda.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Novembre 2015
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