Univa e BpB insieme per un software dedicato al business plan delle imprese

La proposta è del presidente di Univa Riccardo Comerio «Un’azione pratica che potrebbe già da sola migliorare l’accesso al credito». Osvaldo Ranica direttore generale della Banca Popolare di Bergamo: «I crediti erogati sul territorio sono in crescita del 56% rispetto all’anno 2014»

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Il lancio, tra i primi in Italia, del bond di distretto, per raccogliere sul territorio risorse da mettere a disposizione delle imprese. I finanziamenti agevolati per l’acquisto di scorte e per il pagamento delle quattordicesime, a sostegno della liquidità. Una miniguida per le aziende per agevolare l’approccio col  sistema bancario. Le numerose collaborazioni portate avanti nell’organizzazione di convegni per aumentare la cultura finanziaria tra gli imprenditori. Sono questi i vari fronti che negli ultimi anni hanno visto lavorare insieme Unione degli Industriali della Provincia di Varese e Banca Popolare di Bergamo del Gruppo UBI. Il punto sulle iniziative e lo studio di nuove possibili azioni comuni sono state oggetto di un incontro tra il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Bergamo e il Consiglio Direttivo di Unione Industriali.

«Oggi come oggi per accedere più agevolmente e alle migliori condizioni al credito – afferma il presidente di Unione Industriali, Riccardo Comerio – è sempre più importante per un’impresa migliorare l’immagine con cui ci si presenta al sistema bancario. Non si tratta di un’opera di maquillage. Si tratta di aumentare la propria sensibilità finanziaria e investire in quegli strumenti,
come il business plan, che sono in grado di illustrare in termini qualitativi e quantitativi le intenzioni del management relative alle strategie competitive dell’azienda, le azioni che saranno realizzate per il raggiungimento degli obiettivi strategici e soprattutto diffondere la stima dei risultati».

Uno strumento, dunque, utile all’azienda per raccontarsi, ma anche alla stessa banca per conoscere bene le imprese. Da qui la proposta lanciata durante l’incontro con i vertici di Banca Popolare di Bergamo: «Perché non allungare il già lungo elenco delle nostre collaborazioni con una nuova iniziativa che sia in grado di mettere a disposizione delle imprese un software per la predisposizione dei business plan in modo semplice ed efficace?».

Meno criteri conservativi (“l’estrema selettività favorisce solo chi più performa, a discapito di chi avrebbe maggior bisogno di supporto”) e più logiche di prospettiva (“per un credito non basato solo sulla storicità dei dati”). Meno rating (“anche perché al 50% delle imprese esso non viene nemmeno comunicato dalle banche”) e più dialogo (“la conoscenza dell’impresa è il presupposto per una relazione costruttiva e per definire congiuntamente gli interventi creditizi”). E, soprattutto, un maggior
ricorso e maggior fiducia nei Confidi (“uno strumento in cui una banca del territorio non può che apprezzare”).  Queste le altre richieste avanzate dal Consiglio Direttivo di Unione Industriali ai responsabili di Banca Popolare di Bergamo.

«La provincia di Varese è il territorio nel quale, unitamente a Bergamo, sono profonde le radici del nostro istituto – interviene Osvaldo Ranica, direttore generale di Banca Popolare di Bergamo –  e la collaborazione storica con Unione degli Industriali della Provincia di Varese ci ha permesso nel tempo di sostenere e dare slancio ad un’economia variegata da eccellenze produttive e tecnologiche. È, quello varesino, un territorio che ha reagito con grande coraggio alla crisi che ci ha colpito nei recenti anni, fatto di realtà produttive che sanno innovarsi, sanno dialogare con le associazioni e le istituzioni, sanno orientarsi al risultato e anche guardare oltre il confine nazionale.Un prezioso e fecondo bacino imprenditoriale che merita indubbiamente il sostegno ed il supporto di Banca Popolare di Bergamo, che dello sviluppo e della crescita dell’economia varesina vuole essere parimenti protagonista. Ne sono testimonianza le erogazioni di credito del corrente anno a privati ed imprese che, prossime ai 470milioni di euro, esprimono una crescita del 56% rispetto all’anno precedente».

«Vicini da sempre al territorio di Varese prosegue Giorgio Frigeri, presidente di Banca Popolare di Bergamo – mi preme ricordare in questa sede il nostro impegno e sostegno alle realtà economiche, sociali, alle associazioni, alle quali abbiamo sempre confermato la nostra volontà e ferma convinzione nel continuare ad investire e supportare mission e progetti dando loro estrema fiducia, stima e considerazione. In Varese e nella sua provincia negli ultimi 6 anni abbiamo infatti erogato contributi per circa 880.000 euro; sostanziale anche il sostegno a Fondazione UBI per Varese, che ci permette di essere sempre più attenti e vicini alle più bisognose e significative realtà sociali del territorio, alla quale abbiamo erogato 1.200.000,00 Euro direttamente e oltre 400.000,00 in sinergia per iniziative specifiche. Significativa anche la cooperazione con Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza, con la quale abbiamo sempre avuto grande sintonia e convergenza di obiettivi, un ulteriore esempio di ciò che una Banca può fare concretamente per il territorio in cui opera e dal quale sa trarre e stimolare le competenze, le eccellenze e le migliori capacità, unendole alle proprie, al fine di creare soddisfazione per i destinatari finali».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Novembre 2015
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