Varese implacabile: è sempre più fuga

Mai dire mai nel mondo dello sport, ma la fuga rifinita oggi dal Varese sembra già davvero quella decisiva. I biancorossi si sbarazzano un po’ a fatica della coriacea Accademia Pavese con un 3-0 molto più netto di quanto si sia visto in campo, e portano addirittura a +9 il vantaggio sull’Arconatese, caduta male sabato pomeriggio a Mariano e raggiunta al secondo posto dall’Ardor.

A firmare per l’ennesima volta la vittoria è stato Carmine Marrazzo, autore di un’altra tripletta macchiata solo da un rigore sbagliato sull’1-0; poco male perché in pieno recupero gli ospiti hanno concesso una seconda occasione dal dischetto e il bomber di Nocera – però troppo egoista: la gente invocava Gheller – non ha fallito. Nel mezzo, in occasione del secondo gol, si è rischiato il far west perché il Varese ha segnato con un giocatore pavese a terra; quest’ultimo (il capitano Mezzadri) ha prima richiesto i soccorsi, poi si è improvvisamente rialzato cercando di farsi giustizia (mentre tra le panchine si è rischiato il contatto fisico), quindi è stramazzato di nuovo salvo tornare in piedi e cercare di rientrare. A quel punto l’allenatore Falsettini lo ha sostituito mettendo fine al discusso teatrino.

Fuoriprogramma a parte, il Varese ha comunque saputo legittimare la vittoria con il passare dei minuti, venendo a capo di una situazione non semplice per via dell’organizzazione dell’Accademia che ha provato a uscire con qualche punto da Masnago. E Melosi ha dovuto ringraziare prima Bordin e poi Gheller per interventi decisivi dalle loro parti. Poi come detto i biancorossi hanno sbloccato la gara – punizione studiata in allenamento e battuta da Capelloni per Marrazzo – e chiuso i conti senza concedere più nulla. Più 9 è un bottino clamoroso quando si avvicina il giro di boa (mancano quattro partite al termine dell’andata): mai dire mai, però il Varese ha già in tasca mezzo campionato.

QUI MASNAGO – Giornata dedicata alla memoria del piccolo Martino Colombo scomparso due anni fa. Per lui il giro di campo prima della partita dei ragazzini dell scuola calcio, il torneo dopo il match ma anche tutto lo stadio in piedi a pochi minuti dal termine per invocare il suo nome. In precedenza, prima del calcio d’avvio, silenzio gelido per un minuto lunghissimo alla memoria delle vittime di Parigi.

LA PARTITA – Che l’Accademia non si accontenti di chiudersi in difesa è chiaro fin dai primi minuti, quando gli ospiti pressano con una certa insistenza i portatori di palla di Melosi. Non a caso, dopo un paio di tentativi nati tra Lercara e Marrazzo (al 5′, assist del primo per il secondo, palla alta di poco), la partita si blocca con il Varese che fatica a manovrare e i pavesi pronti a rompere le trame e all’occorrenza ad attaccare. Al 17′ c’è una deviazione di testa di Lercara su cross di Zazzi ma è un tentativo isolato. E così l’azione più pericolosa arriva dalla parte opposta: dopo un angolo biancorosso nasce un contrattacco dell’Accademia con Casorati che serve Caputo in area. L’11 evita il ritorno di Marrazzo ma non riesce a superare un Bordin perfetto a chiudergli lo specchio della porta. Per vedere una reazione del Varese di medesimo livello bisogna aspettare il finale di tempo quando è la traversa a negare la meritata gioia a Lercara.

Lo stesso Lercara si vede ribattere un tiro a botta sicura da Mezzadri a inizio ripresa tanto da pensare a un incantesimo davanti alla porta del bravo Migliari. Non è così perché al quarto d’ora (dopo un intervento decisivo di Gheller su Casorati) il Varese passa: Piccinotti guadagna una punizione che è un corner ravvicinato, Capelloni la batte secondo lo schema e Marrazzo insacca con un destro basso, teso e preciso.
Mentre Bordin pensa a sventare in uscita su Buscaglia dopo un errore di Viscomi, il Varese architetta il secondo gol. Al 27′ Lercara va giù in area ma Migliari intuisce e respinge il rigore calciato da Marrazzo che alla mezz’ora si prende la rivincita con un diagonale rabbioso. Il 2-0 arriva con Mezzadri a terra nell’altra area e scatena il parapiglia già raccontato.
Quando finalmente si riprende si va senza problemi sino al recupero, al termine del quale un ingenuo fallo di mano di Vecchio regala al Varese il secondo penalty. Lo stadio invoca Gheller, Marrazzo si tappa le orecchie e va a prendersi la tripletta personale.

IL MIGLIORE – Mavillo Gheller è stato premiato a fine partita da uno sponsor, Carmine Marrazzo sarebbe l’MVP a rigor di logica (tre gol per la seconda domenica consecutiva), ma visto che qui non si vince nulla dal mazzo delle carte di Melosi tiriamo fuori quella di Leonardo Bicalho. Il giovane brasiliano gioca la miglior partita da quando è a Varese ed è una costante spina nel fianco dell’Accademia quando il resto del Varese non riesce a sfondare.

I VOTI – Bordin 7; Luoni 6, Viscomi 6, Gheller 7, Azzolin 6,5; Piccinotti 6,5, Zazzi 6,5, Capelloni 6,5, Leonardo 7; Marrazzo 7,5, Lercara 7.