Bufera su Lara Comi: “Acquista il mio libro, fai un selfie e mandami il curriculum”
L'europarlamentare di Forza Italia ha appena pubblicato un libro sul progetto "Garanzia Giovani" e propone una selezione per uno stage retribuito da svolgere nel suo ufficio
Bufera su Lara Comi, l’europarlamentare di Forza Italia che ha appena pubblicato un libro e trovato un singolare escamotage pubblicitario: “Acquista il libro, fai un selfie e invialo insieme al tuo curriculum a garanziagiovani@europeforyou.it. Le migliori candidature saranno selezionate per uno stage retribuito presso il mio ufficio al parlamento europeo”. L’annuncio è pubblicato proprio sulla quarta di copertina del libro che si intitola “A.A.A. Lavoro offresi. Quel che devi sapere sulle opportunità della Garanzia Giovani”.
Le polemiche si sono aperte su più fronti e sono diverse le domande che ci si pone. Perché una selezione per un lavoro pubblico viene basata su un selfie seppur accompagnato da un curriculum? Perché per partecipare a una selezione per un lavoro al parlamento europeo bisogna per forza acquistare il libro dell’europarlamentare?
Il settimanale l’Espresso aggiunge poi una domanda: Perché la mail indicata non fa riferimento un indirizzo del progetto “Garanzia Giovani” ma alla società di consulenza milanese Europe4You che vede come presidente onorario proprio la Comi?
Intanto, il libro è stato regalato dalla parlamentare forzista a tutti i colleghi dell’europarlamento e l’immagine della quarta di copertina con “l’annuncio di lavoro” sta facendo il giro di internet. La notizia è stata pubblicata sull’Espresso e poi ripresa da diversi giornali.
Dopo poche ore è arrivata via Twitter la risposta di Lara Comi: “Espressonline siete dei Grandi:-)) Le mie royalties verranno destinate al pagamento degli stages… Questo è il merito”. Twett seguito poco dopo da un altro messaggio, sempre dall’account dell’europarlamentare: “Ad averne di politici che scrivono libri destinando il proprio ricavato ai giovani stagisti… per gli invidiosi consiglio Malox”.
Il dibattito, tra pro e contro, è seguito proprio sulla piattaforma Twitter, con la Comi che ha ulteriormente precisato che nella selezione verrà dato molto più peso al curriculum che alla foto, un’affermazione che lei non sentiva di dover precisare, che dava per scontata. Abbiamo cercato l’europarlamentare via telefono per porle anche le altre domande, ma purtroppo, al momento, non siamo ancora riusciti a trovarla.
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