Corrieri Sda: trovato l’accordo nella notte e fine del blocco. Per ora
Trovato l'accordo per il rispetto degli accordi sindacali con i due consorzi per cui lavorano circa 70 persone. Con Sda si aspetta il 20 dicembre per capire come evolve la situazione
I corrieri che lavorano per Sda hanno firmato un accordo con le due ex cooperative che hanno in appalto il servizio per la sede di Gazzada Schianno di via Adua, una delle più grosse del territorio. Il blocco è stato tolto e le consegne sono ricominciate, ma può non essere finita qui.
L’accordo è stato firmato nella notte, dopo un lungo incontro durato da mezzanotte alle 4 di questa mattina, martedì 1 dicembre, ed è su due piani. Una parte con le due ex cooperative Consorzio Total Service e Mo.Ga. srl, un’altra ancora da definire con Sda Courier Express.
Con le ex cooperative è stato definito un piano che prevede entro il 31 dicembre prossimo il rispetto degli accordi sindacali siglati gli scorsi 24 giugno e 10 luglio 2015 che prevede organizzazione e stabilizzazione del lavoro e inquadramento contrattuale dei circa 70 lavoratori alle dipendenze delle due realtà, che si impegnano a versare Tfr e spettanze di fine rapporto eventualmente ancora dovute dalle cooperative alle quali sono subentrate, ad adeguare gli stipendi e pagarli nei tempi previsti, a pagare i buoni pasto. I lavoratori si sono impegnati a riprendere l’attività il 1 dicembre e a recuperare la giornata lavorativa persa il 30 novembre il prossimo sabato 5 dicembre.
Con Sda Courier Express il discorso è un po’ più complesso. La società, si legge nell’accordo, “si accolla infatti il pagamento delle retribuzioni e dei Tfr maturati dai lavoratori di Gazzada Schianno fino ad ottobre 2014 e rimasti insoluti perchè non corrisposti dai precedenti datori di lavoro, nei termini e nelle modalità che saranno proposti entro il 20 dicembre 2015 con comunicazione inviata alla Filt Cgil di Varese, che entro i successivi 20 giorni manifesterà l’accettazione o meno della proposta, sulla base dell’indicazione ricevuta da ciascun lavoratore interessato”. I lavoratori attendono dunque di sapere cosa propone Sda: in ballo c’è il ripianamento del debito lasciato dalla società che precedentemente aveva in carico le maestranze, circa 180 mila euro, e che Sda non ha intenzione di ripianare in toto. In caso di mancato accordo nei tempi previsti, saranno possibili nuove forme di protesta.
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