Ex-Montedison, dietrofront del sindaco: “Non presenteremo il piano attuativo”
L'amministrazione annuncia di non voler ripresentare il piano attuativo il prossimo 16 dicembre: "Chemisol non vuole la bonifica totale e noi facciamo ripartire tutto dalla conferenza dei servizi"
Un fatto nuovo nella gestione del “piano Chemisol” cambia nuovamente le carte in tavola e ferma il piano attuativo che l’amministrazione comunale di Olgiate Olona aveva presentato e ritirato lo scorso consiglio comunale. In questi giorni è stato inviato alla regione Lombardia un nuovo documento da parte di Chemisol relativo alla bonifica del sito oggetto di piano attuativo. Nel documento è prevista la messa in sicurezza permanente del sito anziché la bonifica.
Il piano presentato dalla società proprietaria delle aree su territorio olgiatese prevede la demolizione degli attuali edifici e la realizzazione di nuovi capannoni per attività industriali leggere, attività commerciali e uno spazio per i coworking. Si tratta di un progetto su quasi 100 mila metri quadri di ex-polo chimico, un intervento che aveva subito fatto preoccupare il comitato Valle Olona Respira. L’area in questione non è particolarmente inquinata, molto meno rispetto alla parte castellanzese del sito che è ancora in parte attivo, ma da sempre le amministrazioni e i comitati chiedono una bonifica totale del polo chimico.
Secondo l’amministrazione guidata dal sindaco Gianni Montano il cambiamento non è solo terminologico ma di sostanza e annuncia: «Non accettiamo assolutamente questa posizione in palese contraddizione con quanto concordato con la proprietà – spiega – è ben esplicitato nell’articolo 4 della convenzione, parte integrante del piano stesso, che prevede la bonifica totale dell’area prima del rilascio del permesso di costruire».
Per Montano, dunque, si rende indispensabile il coinvolgimento gli enti superiori oltre al comune di Castellanza «per la definizione di un intervento vincolante di bonifica che non permetta scappatoie. Pertanto in attesa di una nuova conferenza dei servizi, a cui saranno invitati tutti gli attori in causa, abbiamo deciso di non presentare il piano attuativo nel prossimo consiglio comunale del 16 dicembre».
Il sindaco conclude imponendo il diktat: «La conditio sine qua non era la bonifica in toto e che non vi sì insediassero attività inquinanti. A fronte di questa “ambiguità” di Chemisol noi non accettiamo compromessi nè furbate per cui a questo punto si ricomincia da capo».
Alla luce di questa novità, dunque, l’amministrazione ha deciso di invertire completamente la rotta gettando anche un bel po’ di acqua sul fuoco delle polemiche attizzate dall’opposizione e dai tre ex-consiglieri di maggioranza che hanno fatto fronte comune con Progetto Olgiate e Fare Olgiate.
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