Il Pd all’attacco: “Le opere del centrodestra? Una serie di incompiute”

I consiglieri comunali del Pd annunciano che a gennaio si concluderà l'iter sulla scelta del candidato sindaco e criticano gli avversari: "Si vantano di opere pubbliche sulla carta o mai concluse"

partito democratico pd busto arsizio

«Per i primi di gennaio avremo un quadro più preciso sul candidato sindaco. Non siamo abituati a decidere senza sentire la base e non è nostro costume mettere il becco in casa d’altri». I consiglieri comunali del Partito Democratico di Busto Arsizio rispondono alle provocazioni che arrivano dal campo avverso e fanno il loro bilancio dell’anno e della decade targata Farioli-Forza Italia-Lega Nord.

Il segretario cittadino Salvatore Vita avverte i partiti di maggioranza: «Stanno pensando di fare campagna elettorale con le opere pubbliche finite o finite male. Da dieci anni assistiamo a inaugurazioni, progetti, idee senza che si arrivi ad una conclusione e senza un’idea della città che vogliono.

Per il Pd, ad esempio, il progetto del palaghiaccio «che noi non abbiamo ancora visto, per ora è solo una pista di ghiaccio in piazza pagata dall’impresa che ha vinto il bando ma è pericolosa per via degli spigoli in metallo». Vita definisce le azioni messe in campo ultimamente dall’amministrazione come specchietti per le allodole: «Ci hanno venduto Alassio come la residenza al mare dei bustocchi e ora ci provano con la colonia dell’Aprica cambiando una caldaia che da dieci anni la cooperativa chiedeva di cambiare. Ci provano anche con Burqa e simboli religiosi nelle scuole con tanto di querelle in consiglio comunale».

Per i democratici «serve dare un senso alla città con un progetto ragionato e a lungo respiro. Capire se è il caso di andare verso la città metropolitana e valutare quali opere possono renderla più coesa». Anche su piazza Vittorio Emanuele Vita esprime i suoi dubbi «dicono che la piazza e i palazzi saranno pronti per la primavera del 2016  ma leggendo notizie di stampa che riguardano il costruttore siamo fortemente dubbiosi sulla capacità di terminare tutte le opere previste». Il riferimento è all’indagine che coinvolge Michele Panico con l’accusa di frode fiscale e riciclaggio in merito alla costruzione dell’Ikea di Afragola.

Per Angelo Verga non tornano nemmeno i conti della nuova convenzione che ha eliminato la costruzione del parcheggio sotterraneo: «Prima di tutto bisognerà capire se questa società è in grado di fare quello che ha promesso ma al di là di tutto mancano all’appello quasi 3 milioni di euro rispetto alla precedente convenzione – spiega il consigliere – quindi chi ci perde è la città mentre il costruttore ha solo da guadagnarci».

Walter Picco Bellazzi rincara la dose: «Invitiamo i cittadini a vedere una foto di 10 anni fa della città: corso Matteotti e piazza Manzoni ad esempio sono rimaste disastrate come prima. Busto continua ad essere una città dormitorio senza il concetto del bello. Le opere sorgono senza un coordinamento, senza un’idea di città». Sulla variante al Pgt per l’area dell’ex-calzaturificio Borri Bellazzi avverte: «Non si sognino di toccare il verde del parco retrostante. Se proprio devono sfruttare l’effetto opere che facciamo il parco».

A Valerio Mariani la conclusione sulla campagna mediatica a suon di opere iniziate o promesse: «Vogliono farsi campagna elettorale su una serie di incompiute? Che lo facciano ma noi diremo ai cittadini come stanno le cose»
Il consigliere, che è anche delegato in Provincia per l’Ato, torna sulla questione della vendita delle reti idriche ad Alfa: «La vicenda è più complessa di come l’ha spiegata il consigliere Riva. Il sistema idrico è anche depurazione e forse Riva e la Reguzzoni non hanno capito e ci accusano di non saper gestire la situazione ma ricordo che in un anno la Provincia, dopo 10 anni di nulla di fatto, ha costituito il gestore, seguito i contenziosi, portato le due realtà più importanti ad un tavolo. Qualcuno si deve preoccupare maggiormente del settore igiene ambientale visto che Agesp rischia di rimanere fuori dall’accordo tra Gallarate e Legnano».

Infine tocca a Cinzia Berutti chiudere con gli auguri: «Facciamo gli auguri alla città perchè questa possa andare in classe A+, la A di ascolto, attenzione e attivismo. Per il 2016 auguriamo un’amministrazione attenta che sia capace di ascoltare tutte le parti e tutti i quartieri , un’amministrazione più attiva». Naturalmente, per il Pd, succederà solo se sarà il centrosinistra a vincere le elezioni.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Dicembre 2015
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